giovedì 25 dicembre 2008

BUON NATALE A TUTTI

I più sinceri ed affettuosi auguri di Buon Natale a tutti, perchè possiate trascorrerlo in pace ed in serenità con le vostre famiglie. Credo che non esista un regalo più bello: l'affetto e l'amore dei nostri cari sono un patrimonio che dobbiamo conservare e difendere.
Un Nuovo Anno sta per iniziare: l'augurio è di viverlo intensamente, trovando dentro se stessi la forza e la determinazione per superare ogni ostacolo e per realizzare con successo tutti i piccoli e grandi sogni.
Tanti auguri!!!

domenica 21 dicembre 2008

INSIEME

Tornare a casa dopo l'impresa significa anche ritrovarsi con le persone care e con gli affetti. In questi pochi giorni che ci separano dal Natale è bello stare tutti insieme in famiglia ed incontrare gli amici che da tempo non si vedevano, per scambiarsi gli auguri. Ma il ricordo del deserto ci accompagna costantemente. Anche Fabio vive questo periodo alternando la gioia di condividere il racconto dell'esperienza appena vissuta e la nostalgia di un ambiente che lo ha segnato nel profondo. E' riuscito a coinvolgere persino Oriana, sua moglie, che per la prima volta ha manifestato il desiderio di venire con noi nel deserto, mettendo da parte tutte le paure e le preoccupazioni che l'avevano assalita all'inizio della nostra avventura. Come lei, tante altre persone sono impazienti di vivere con noi questa esperienza, per incontrare un ambiente magico alla ricerca di se stessi. Benvenuti a tutti in questa nuova avventura: il deserto vi aspetta.

giovedì 18 dicembre 2008

GIOIE E DOLORI


Purtroppo la grande gioia dell'impresa appena conclusa è stata offuscata da un dolore che ha coinvolto tutta la famiglia: Puck il cagnolone di Max tanto amato da tutti, è morto all'improvviso, forse per un attacco di cuore. Aveva solo tre anni e mezzo e godeva di una salute di ferro. Questa estate abbiamo camminato moltissimo insieme: ci seguiva dovunque in montagna ed è arrivato con noi oltre i tremila metri di quota senza alcuno sforzo, cosa non consueta per un alano. Max e Lauren hanno perso un compagno di vita e di tante avventure vissute insieme che ha lasciato in tutti noi un grande vuoto. Hanno deciso di adottare un nuovo cucciolo, che arriverà dopo le feste di Natale. Non potrà mai sostituire Puck nei nostri cuori, però la sua presenza ci aiuterà a superare il dispiacere con l'allegria che ogni cucciolotto porta con sè.

lunedì 15 dicembre 2008

GRANDE FESTA

Grande festa ieri sera a Cenate, organizzata da Oriana, la moglie di Fabio per festeggiare il nostro ritorno dal deserto. C'erano proprio tutti gli amici di Fabio ad anche il Team di supporto al completo, tranne Daniele, bloccato a casa dall'influenza. C'erano inoltre Teresa (ufficio stampa) con Max e Lauren. Abbiamo visto le immagini e le foto dell'impresa e ricordato i momenti belli e anche quelli più difficili, in un clima di grande gioia. Fabio era felicissimo di aver realizzato il suo grande sogno, condiviso con gli amici che con lui dividono la passione sportiva, i "Ragazzi del '999" e con il presidente dell'Associazione Omero, dove ha iniziato tanti anni fa la sua attività sportiva. La splendida Villa Maestri ha fatto da cornice ad una serata indimenticabile, culminata con la consegna da parte del sindaco di Cenate di riconoscimenti a me e Fabio e di numerosi doni , compresi due quadri che riproducono la nostra camminata nel deserto.

sabato 13 dicembre 2008

FABIO E IL DESERTO

La cosa che più mi ha impressionato è stato il cambiamento di Fabio nel deserto. All'inizio è stato l'atleta impegnato in una performance fisica, concentrato sul tempo che impiegavamo a percorrere un certo numero di chilometri e quanta strada mancava al rifornimento quotidiano. Poi la magìa del deserto ha fatto il miracolo. Man mano che si andava avanti, ha dimenticato tempi e chilometri per sentirsi sempre più parte dell'ambiente che lo ospitava, pur non potendone vedere i meravigliosi paesaggi. Si è completamente rilassato, godeva del silenzio che ci avvolgeva con la sua forza ed alla fine mi ha confessato di rallentare per rimandare la conclusione di un'esperienza che gli ha regalato emozioni fortissime. Le sue parole più belle sono state: "io qui sono un uomo davvero felice". Auguro a tutti di poter vivere nel deserto insieme a Nuove Frontiere le sensazioni che ha provato Fabio

giovedì 11 dicembre 2008

ALTRI RICORDI

Freddo e neve di questi giorni suscitano i ricordi legati alle giornate limpide che il deserto egiziano ci ha riservato. Pensare ad albe e tramonti dalle sfumature intense, ai colori delle dune di sabbia che cambiano rapidamente tra giochi di luci ed ombre, alle distese di pietra simili ad argento fuso, aiuta a sopportare l'avvicendarsi di giornate uniformi, senza colore. Ricordo con piacere il calore del sole sulla pelle, il freddo delle notti limpide sotto una volta stellata quasi incredibile con le stelle cadenti che davano vita ai desideri. E poi il silenzio, quello vero, fortissimo che solo il deserto conosce e ti offre come un dono prezioso. Perdersi in questi ricordi aiuta a ritrovare se stessi e regala momenti di serenità anche mentre lavoro davanti al computer: sono davvero fortunata e spero di poter condividere in futuro con altre persone ricordi così intensi, come ho fatto con Fabio.

martedì 9 dicembre 2008

RICORDI

Le giornate scorrono frenetiche dopo l'impresa con Fabio, ma i ricordi affiorano quasi d'improvviso in qualsiasi momento. Ricordi del deserto fatti di particolari che a volte sembrano quasi insignificanti, che mi hanno accompagnata per giorni e giorni e che là, nel deserto erano importanti o viceversa. Il terribile dolore ai piedi, quasi impossibile a volte da sopportare, è praticamente dimenticato, se non fosse per i segni che ha lasciato dietro di sè. Fortissimo invece resta il rumore del silenzio mentre camminavamo per ore scambiandoci solo poche parole, o i momenti in cui alla sera dividevamo le poche cose da mangiare che avevamo con noi, godendoci il riposo dopo una giornata di grande fatica. L'emozione ogni volta che vedevo la bandiera dei rifornimenti e pensavo: anche questa volta ce l'ho fatta a trovare l'acqua, oppure restare sdraiata nella tendina con il vento che soffia all'esterno, serena e rilassata nonostante il freddo. Momenti davvero unici e irripetibili. Ce ne sono tanti da raccontare.........alla prossima

sabato 6 dicembre 2008

QUANTO CI MANCA IL DESERTO!

E' già trascorso qualche giorno da quando Fabio ed io abbiamo terminato la nostra traversata in Egitto e come previsto il deserto ci manca. Nonostante la fatica, il dolore ai piedi (mio), il caldo di giorno ed il freddo di notte, è vivo il ricordo di quei panorami stupendi, delle notti stellate che descrivevo al mio compagno che non poteva vedere ma che viveva insieme a me e che sentiva con la sua grande sensibilità. Ci manca il grande senso di pace e la serenità che il deserto ci ha donato, il benessere totale e completo che riesce a far dimenticare tutto quanto abitualmente riempie il nostro quotidiano. In una parola: eravamo felici. questa è la grande magìa del deserto che solo chi ha modo di incontrarlo e restarci per qualche giorno può capire. Ho deciso che tornerò presto tra le sabbie che tanto amo, magari insieme a chi con me vorrà avvicinarsi a questa fantastica esperienza e conoscere in prima persona le incredibili emozioni che questo luogo riesce a trasmettere ed i cambiamenti che riesce ad operare nel fisico e nella mente anche solo in pochi giorni. E' un percorso che lascia il segno ed il ricordo resta, indelebile, per tutta la vita.

venerdì 28 novembre 2008

L'ATTESA

Giornata di attesa e di ultimi preparativi per l’arrivo di Carla e
Fabio, domani li vedremo sbucare dalle dune. C’e’ molta attesa ed
emozione e quella leggera malinconia dettata dalle esperienze toccanti
che finiscono. Nel pomeriggio ci ha raggiunto il gruppo di giornalisti
che dall’Italia e’ arrivato per vivere in diretta insieme a noi questa
grande emozione, oltre al capo ufficio stampa di No Limits e quello di
Focus Himalaya Travel. Purtroppo per Oscar due dei giornalisti sono di
fede milanista e, durante la cena hanno preso di mira l’interista
Oscar, che purtroppo non ha digerito l’ottimo pasto… Dopo la cena,
davanti fuoco, è stato offerto a tutti il te e la shisha e si è
scatenata una danza del ventre... Una maniera per socializzare e per
ingannare la febbre dell’attesa che sale di ora in ora.

mercoledì 26 novembre 2008

RAGGIUNTO L'ULTIMO CAMPO

Oggi giornata di trasferimento per dirigersi all’arrivo ove verrà posizionato il campo base finale. Durante il percorso il paesaggio cambia in continuazione, dal terreno roccioso alla sabbia. Sabbia significa insabbiamenti e anche oggi il team ha dovuto affrontare un paio di insabbiamenti delle fuoristrada, nonostante la grande perizia degl autisti. Il deserto però è sempre insidioso e dove sembra che la duna sia transitabile improvvisamente si trova una sabbia molto soffice e le ruote delle vetture si bloccano e affondano. Le piastre in dotazione ai fuoristrada e l’esperienza degli accompagnatori sono state preziose e hanno sempre tolto di impaccio il team. Durante la strada Oscar, Daniele e Renato hanno posizionato l’ultimo punto d’acqua per i due intraprendenti viaggiatori, sarà l’ultimo rifornimento liquido.
A fine giornata il team di supporto ha piantato il campo nel punto ove terminerà la fatica di Carla e Fabio e il paesaggio che li circonda gli ha regalato una vista fantastica sino al calar del sole con un tramonto di un rosso intenso.

CALCIO IN MEZZO AL DESERTO

Siamo rientrati al campo base che faceva già buio, il tragitto è stato molto difficile a causa
del terreno roccioso, ma il capo driver ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua abilità nella guida e nella conoscenza del territorio. A causa della morfologia rocciosa del terreno nella zona in cui ci troviamo, per percorrere anche pochi chilometri, la carovana ha dovuto zigzagare lungamente per trovare un passaggio sicuro fra le rocce, fra un susseguirsi di sballottamenti e botte in testa!
Nella mattinata gli accompagnatori locali hanno preparato il pane ed è stato uno spettacolo vedere la loro abilità nel preparare il prodotto con i pochi attrezzi in loro possesso, ma il risultato finale è stato eccezionale e tutti hanno potuto degustato un pane cotto su fuoco con della marmellata. Alla fine c’è stato anche un mini incontro di calcio con un pallone fatto di stracci e nastro adesivo. Per la cronaca il risultato si è fermato sul pari.

martedì 25 novembre 2008

PREOCCUPAZIONE RISOLTA

Oggi al campo si respirava un’aria di tensione, tutto lo staff era preoccupato per i piedi di Carla, la telefonata serale che ci comunicava le condizioni migliorate ha fatto tirare a tutti un grosso sospiro di sollievo. Al mattino però, dopo la sveglia, sono state viste ancora delle orme di scorpione c’è stata una ricerca collettiva, anche questa volta però senza esito. Domani sarà l’ultimo giorno di questo campo base e inizieremo i preparativi per l’ultimo trasferimento che avverrà il mercoledì di buon’ ora. La prossima tappa ci porterà verso la destinazione finale l’oasi Dahkla. Lì vedremo arrivare Carla e Fabio: sarà una grande emozione per tutti!

lunedì 24 novembre 2008

TOLLERANZA E FRATERNITA'

E’ domenica mattina e anche in terra egiziana ci si rilassa: Daniele legge, Renato disegna il deserto e Oscar scrive, come sempre, appunti di viaggio. Il nostro staff stamattina si è riunito e ha tenuto un dibattito centrato sul corano… Sayed ci ha tenuto una vera e propria lezione di catechismo. Condividere o meno l’impostazione di una religione è un’operazione che viene dopo la sua conoscenza. Alla base di tutto ci deve essere la tolleranza e l’accettazione. E in questi termini, una nota che ci piace sottolineare: questa spedizione riunisce persone appartenenti a tre confessioni diverse: cristiani, mussulmani e copti. E non abbiamo alcun problema ad andare d’accordo.
E’ da due giorni che al campo vediamo tracce di scorpioni ed ovviamente c’e venuta voglia di vederli di persona… dopo ricerche inutili ne abbiamo trovato uno della specie “hand made”… grande ma non nociva!!!!Ultima nota Oscar, in qualità di medico della spedizione, ha curato una dissenteria acuta al nostro capo driver Nasar.

domenica 23 novembre 2008

UNA NATURA MERAVIGLIOSA

Ieri sera il team aveva montato il campo con il buio e solo questa mattina, svegli di buon’ ora, si sono resi conto in quale posto è stato montato il campo. E’ una posizione splendida ai piedi di un anfiteatro di sabbia alto circa cinque metri, che li ripara da un vento abbastanza fastidioso.
Dalle dune circostanti però si domina un panorama fantastico che dall’alba al tramonto cambia continuamente i colori. La conformazione del terreno in questa parte di deserto non presenta solo sabbia, ma un misto di pietraie scolpite dal vento e dalla sabbia. Il pensiero di noi tutti corre subito a Carla e Fabio, che fra qualche giorno attraverseranno quest’area, ci auguriamo non abbiano dei grossi problemi nel cammino.
La mattina è trascorsa nel tentativo di riparare il trasformatore del PC, tutti si sono adoperati per fare in modo di poterlo riutilizzare, ma nonostante la buona volontà e i vari tentativi non sono riusciti nell’intento. IL team sta cercando di di reperire un nuovo trasformatore al Cairo e si attende ansiosamente attendendo una risposta positiva. Nonostante tutto il clima è fiducioso e tutti sperano per il meglio.
Nel pomeriggio oltre all’ appuntamento ormai fisso del pokerino, ove George e Renato continuano ad accumulare vincite, il team si è dedicato alle riprese video e fotografiche per immortalare il paesaggio circostante.

sabato 22 novembre 2008

IMPREVISTI

Giornata lunga e faticosa anche per il team di supporto. Oggi tappa di spostamento del campo. Sveglia all’alba e preparativi. Dopo aver smontato il campo siamo partiti per la posa di cinque punti di rifornimento di acqua. Gli ultimi si trovano in punti in cui il terreno è veramente difficile. Abbiamo allora deciso di sgonfiare un po’ i pneumatici dei fuoristrada così da garantire una migliore aderenza delle ruote. M niente da fare: anche così le macchine si sono insabbiate più volte insabbiate. Durante la sosta per il panino, si fa per dire, siamo stati visitati da un piccolo uccellino dal piumaggio giallo immortalato prontamente da Renato. La tappa di trasferimento ha richiesto più tempo del previsto e ci siamo trovati a montare il campo con il buio. Imprevisto serale: durante il contatto telefonico con Carla ci si e’ fulminato il trasformatore del pc…. Fortunatamente ne abbiamo un altro con cui potremmo mantenere i contatti con tutti voi.

venerdì 21 novembre 2008

INTRUSIONI NEL DESERTO

La giornata del Team e’ passata tranquilla e nel pomeriggio si e’ deciso di andare a fare un’altra esplorazione nei dintorni inoltrandosi più di ieri in questo mare di dune e sabbia.
La progressione in auto e’ molto difficile perché non e’ semplice decifrare dove la sabbia e’ più dura o più cedevole anche agli occhi esperti del nostro capo driver Nasr : ci siamo insabbiati per ben sei volte. In serata siamo rientrati appena in tempo per poter gustare una spettacolare pasta alla amatriciana cucinata da Daniele. Per concludere la situazione del torneo di poker vede Oscar e Daniele sempre più in rosso e Renato e Gorge sempre più …..fortunati.

giovedì 20 novembre 2008

POKER NEL DESERTO

Al campo nella mattinata si sono sbrigate le “faccende domestiche” Renato e Oscar sembravano due perfette massaie, hanno fatto il bucato, si fa per dire… chissà se fossero stati visti dalle rispettive gentili consorti! Nel pomeriggio è ripreso il poker, Daniele e Oscar si stanno facendo spennare da Renato e George, il nostro accompagnatore egiziano, che in quanto a fondoschiena non ha nulla da invidiare a Renato!
Nel pomeriggio tour per il deserto a caccia di foto e video d’effetto del tramonto.

mercoledì 19 novembre 2008

PASSATEMPI

Le giornate al campo sono obbiettivamente lunghe e bisogna sempre inventarsi dei passatempi… Cerchiamo di darci delle regole quotidiane che scandiscano con precisione il ritmo della giornata: la toilette mattutina, la colazione, il pranzo il caffè, rigorosamente italiano, la cena. Questa ciclicità ci aiuta a non avere la sensazione di annoiarci. Nei momenti morti invece cerchiamo sempre di trovare qualcosa di nuovo da fare e Renato, il nostro fotografo, e’ la nostra fucina di idee…. prima ha scritto, sceneggiato e diretto le riprese di uno show nel quale è stato coinvolto tutto lo staff, poi il torneo di poker e chissà che cosa la sua mente vulcanica ha in previsione per i prossimi giorni.
La giornata coperta non ci ha permesso di parlare al telefono con Carla e Fabio. Solo un sms per comunicare il punto acqua di domani. IL nostro pensiero rincorre sempre il loro cammino. Non ne parliamo per non preoccuparci a vicenda, ma sappiamo che è dura e che la fatica e soprattutto la temperatura molto elevata rendono più dura questa impresa. D’altro canto sappiamo ch sono forti, fortissimi, che hanno preparato a lungo e nei minimi dettagli questa esperienza e che se la stanno vivendo al massimo. E noi con loro.

martedì 18 novembre 2008

FACCENDE.....DI CAMPO

Oggi giornata tranquilla, dopo aver pianificato il percorso dei prossimi giorni ci siamo dedicati a sistemare il materiale: Oscar ripara il cavalletto, Renato sistema al computer le foto e Daniele durante una passeggiata nei dintorni del campo si imbatte in alcune otri di terra cotta che a detta di Nasr e Said (gli autisti) sono le vestigia di un vecchio punto di ristoro di una carovaniera che circa 150 anni fa passava da queste parti. Sempre emozionante trovare oggetti, anche se di uso quotidiano che risalgono ad altre epoche. A maggior ragione nel deserto dove la presenza umana è sempre qualcosa di raro. IL vento si è calmato dandoci la possibilità di lavorare meglio. Il paesaggio è mosso con dune di sabbia finissima.

lunedì 17 novembre 2008

SI SMONTA IL CAMPO.

Di buon mattino ci svegliamo per smontare il campo e una sorpresa ci attende, la zona è ricoperta da una fitta condensa che ci ha bagnato tutte le tende. Non è facile così riporle. Rimettere a posto tutto richiede tempo e pazienza. I nostri fuoristrada sono stracarichi e ritrovare la geometria del carico è sempre una scommessa.
Partiamo per posizionare i quattro rifornimenti d’acqua. Durante il trasferimento due fuoristrada si insabbiano nelle dune, con la collaborazione di tutti e le provvidenziali piastre
risolviamo in breve tempo l’inconveniente. Dopo alcune ore di viaggio raggiungiamo il punto ove posizionare il nuovo attendamento, circa 70 km. dal precedente campo.
Oggi è domenica e lo staff egiziano ci ha fatto una sorpresa… uno degli autisti, con l’aiuto del cuoco, ha voluto prepararci delle frittelle, veramente ottime!

domenica 16 novembre 2008

MAI RILASSARSI!

Il vento e la sabbia ci perseguitano, ogni sistema è valido per riparare le attrezzature. Viviamo un po’ barricati.
Nonostante questo, la nostra giornata al campo procedeva normalmente fra i preparativi dei rifornimenti d’acqua per i prossimi giorni, il controllo dei materiali, dei video e delle fotografie. Il clima è rilassato tanto che Renato stava organizzando un piccolo show nel deserto, con la partecipazione di Oscar, Daniele e gli accompagnatori egiziani.
Le prove erano già state fatte, eravamo pronti per girare le scene.
Verso le 16,30, l’imprevisto: il telefono si è messo a suonare. Era Carla che annunciava di essere arrivata al rifornimento di acqua numero 3. Fin qui tutto bene, ma la notizia successiva ci ha informati che, purtroppo, per una folata di vento improvvisa la tenda di Fabio è volata lontano. Ci siamo immediatamente attivati e siamo partiti con un fuoristrada alla ricerca della tenda perduta. Niente da fare; dopo varie ricerche nel deserto, senza alcun esito, abbiamo raggiunto Carla e Fabio con una tenda sostitutiva. Quest’ultima è anch’essa una Ferrino, però in dotazione al nostro campo base e non superleggera come quelle messa a punto per Carla e Fabio. Ciò significa che Fabio nei prossimi giorni dovrà portare sulle spalle un peso maggiore. Sulla via dl ritorno abbiamo esplorato nuovamente la zona, ma è come cercare un ago nel pagliaio… della tenda nessuna traccia.
Tutto è bene quello che finisce bene. Siamo tornati al campo a notte già inoltrata e ci siamo ripromessi prossimi giorni di mettere in scena lo spettacolo e di rivederlo una volta a Milano.

sabato 15 novembre 2008

I problemi si risolvono sempre.

Generatore nuovo, vita nuova
Finalmente il problema del generatore di corrente è stato risolto. Abbiamo un nuovo generatore. Non ci sembra vero. Così possiamo ricaricare le batterie delle macchine fotografiche, di quelle da ripresa, computer, navigatore, telefono satellitare, ecc… E’ incredibile come l’elettronica sia presente nella nostra vita, ma specialmente nel deserto non si scherza, un errore può costare tanto e la tecnologia ci aiuta davvero. A cena, per festeggiare l’avvenimento Daniele ha “stappato” un contenitore di cartone di liquido indegno denominato “vinastro”.
Oscar da più giorni senza il prezioso nettare ha comunque apprezzato il liquido di colore rossastro. Fortunatamente nel dopo cena, che consumiamo all’imbrunire verso le ore 18,30, Oscar ci risolleva con un buon bicchierino di grappa. Nella foto balneare il team sta effettuando prove di balneazione… sognando una piscina vera!

venerdì 14 novembre 2008

IL CAMPO BASE FA GLI STRAORDINARI

Come diciamo sempre , quando si arriva nel deserto le regole del gioco cambiano e non si riesce mai a prevedere ciò che succederà. Questa volta è il generatore che fa le bizze. In effetti è un organo vitale che ci consente di ricaricare le batterie per far funzionare tutto quello che di elettrico ed elettronico abbiamo portato con noi, che non è poco. Ciononostante il morale è alto e domani vedremo di sistemare definitivamente la cosa. Nel frattempo stiamo adoperando il convertitore, provvidenziale, di Oscar che ci sta salvando da situazioni di emergenza. Abbiamo visto allontanarsi Carla e Fabio dopo il rito della partenza e questo ha procurato a tutti un’enorme emozione. Per scaricarci abbiamo dovuto lanciarci immediatamente tutti in qualche attività. E le occasioni non mancano. Primo impegno rifornire di acqua Carla e Fabio e trasmettergli la posizione. C’è sempre apprensione quando sappiamo che la devono trovare. La loro vita dipende da questo. Un appuntamento saltato e potrebbero essere guai seri. E invece tutto bene: all’imbrunire abbiamo avuto il contatto satellitare con Carla e Fabio che ci hanno comunicato di aver raggiunto il primo rifornimento d’acqua.

giovedì 13 novembre 2008

PREPARATIVI FINALI!!

Lavoriamo sodo. Le attrezzature vanno messe a punto più e più volte: dobbiamo essere sicuri che tutto funzioni. Nel deserto gli imprevisti non sono contemplati. L’esperienza che stiamo vivendo è per tutti qualcosa di speciale e la stiamo gestendo nel migliore dei modi: la squadra è davvero tosta ed in gamba, ma soprattutto è simpaticissima. Ogni minuto è una sorpresa: il Team di supporto è un’accolita di personaggi davvero speciali. Renato il fotografo, perennemente agitato lavora senza pause è una miniera di barzellette ed è talmente impegnato a fotografare che a volte si dimentica persino di mangiare. Daniele, il capo spedizione ed il più giovane del team è calmo ed efficiente, e fa squadra con Renato, con cui bisticcia spesso scherzosamente, per inviare immagini ed e-mail. Oscar medico ed operatore, nonché marito di Carla è sempre buffo anche nei momenti di grande tensione e fa divertire la squadra con le sue gag improvvisate. C’è da dire che grazie alla simpatia ed all’entusiasmo, tutti stanno superando alla grande le numerose difficoltà che si presentano di continuo, e la tensione delle ultime ore è mitigata da tante risate. Altro che Isola dei Famosi!!

mercoledì 12 novembre 2008

IL DESERTO ORMAI è VICINO

Siamo in nove in tutto. Per ora il team è ancora uno e tutto unito. Da dopodomani presumibilmente ci divideremo, perché Carla e Fabio prenderanno il via da una zona a pochi chilometri dall’oasi di Farafra. Ultimi acquisti per Carla e Fabio, ma ultimi acquisti anche per noi, il team di supporto. Sostanzialmente cibo e gas per i fornelletti che ci consentiranno di prepararci pranzi e cene, e perché no, qualche tè alla menta, da queste parti ottimo. Per ora non ci sono imprevisti. Daniele ha organizzato tutto perfettamente, infatti oggi abbiamo fato la conoscenza dei quattro accompagnatori locali che ci scorteranno durante l’impresa. Anche i tre fuoristrada con i quali stiamo raggiungendo il punto di partenza sono efficienti. Oggi abbiamo percorso 350 chilometri in un paesaggio assai arido dove il colore predominante è il beige. Teresa e Max, rimasti al quartier generale milanese, hanno atteso tutta la giornata mostre notizie, ma non li abbiamo delusi. Anche se siamo lontani sappiano che il loro pensiero predominante e far s’ì che vada tutto come abbiamo previsto. Nota di colore: speriamo di fare una bella dormita. E’ l’ultima sera in un vero letto: da domani vita di tenda. Quasi, quasi invidiamo Teresa e Max….

domenica 9 novembre 2008

TUTTO E' PRONTO

Oramai ci siamo: il materiale della spedizione, spuntato, selezionato e pesato infinite volte, è pronto per partire. La riunione di ieri dello staff operativo che lavora all'impresa ha definito i compiti di ciascuno e chiarito i dubbi dell'ultimo minuto. Tutti sono motivati e soprattutto efficienti: salvo imprevisti la macchina organizzativa dovrebbe muoversi in perfetta sincronìa. Fabio è tranquillo ed ha una gran voglia di partire e anche Oriana, sua moglie, ha definitivamente abbandonato le paure dei primi tempi e si prepara al distacco con serenità.
Teresa, Max e Stefano saranno impegnati a pubblicare quotidianamente sul sito aggiornamenti e news dell'impresa, scrivere il blog e rispondere a tutte le e-mail che arriveranno. Lauren provvederà a tradurre in inglese i testi. Oscar si è occupato del materiale di pronto soccorso medico; inoltre con Renato ha messo a punto e preparato le macchine fotografiche e le cineprese per il deserto. Insieme a Daniele, che coordinerà la spedizione in Egitto, avranno l'impegno di inviare le immagini e il diario della spedizione. A Nello, a fine impresa, spetterà il compito di montare i filmati e i video.
Davvero un grande squadra che garantirà a Fabio e a me la tranquillità necessaria per affrontare una prova tanto impegnativa.
Da parte mia, un grazie affettuoso e di cuore a tutti, per lavorare con tanta passione a realizzare Nuove Frontiere

venerdì 7 novembre 2008

VICINI ALLA PARTENZA

Ormai manca davvero poco. Il materiale necessario all'impresa è arrivato e finalmente incominciamo a rilassarci. Ci sono ancora mille cose da preparare però sapere che tutto funziona è un grande sollievo per la squadra. Domani riunione ufficiale dello staff, per definire per l'ultima volta i compiti di ognuno all'interno dell'impresa.
Max, insieme a Teresa responsabile dell'ufficio stampa, e a Stefano che si occupa del sito, saranno il nostro cordone ombelicale con l'Italia. Oscar, Renato e Daniele, che verranno in Egitto con noi, dovranno preoccuparsi di inviare informazioni e notizie ma soprattutto di occuparsi dei rifornimenti d'acqua per Fabio e me ed intervenire in caso di necessità. I telefoni satellitari garantiranno la comunicazione tra di noi. Siamo sereni e consapevoli che il sogno sta per realizzarsi: sono momenti fantastici che non potremo mai dimenticare.

giovedì 6 novembre 2008

CONFERENZA STAMPA

Il brutto tempo non ha fermato giornalisti, amici e e sotenitori che sono voluti venire a Palazzo Marino per salutare Fabio e me prima della partenza.
Nel corso della conferenza stampa, l'Assessore alla Salute, dott. Landi, con l'approvazione del Sindaco, ci ha consegnato la bandiera del Comune di Milano, invitandoci a portarla con noi nello zaino e a piantarla all'oasi di Dhakla all'arrivo. E' stata una bella sorpresa che ha commosso tutti e me in particolare. Avere accanto un pezzetto della mia città nel deserto è davvero una grande soddifazione ed un riconoscimento importante per il grande lavoro svolto in tanti anni.

martedì 4 novembre 2008

MENO QUATTRO

Stamattina alla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Milano, Fabio ed io abbiamo superato senza problemi i test fisici coordinati dal prof. Veicsteinas insieme al dott. Merati. Per tre ore ci hanno sottoposto a ogni tipo di esame, compreso elettrocardiogramma e marcia su tapis roulant a pendenze varie, fino al 20% con velocità 7 . Ne siamo usciti stanchi ma soddisfatti: i medici hanno verificato l'ottima preparazione curata come sempre da Franco Nava e possiamo partire tranquilli dal punto di vista fisiologico. Ora ci aspetta la prova più difficile, quella psicologica che affronteremo direttamente sul campo, sarà il deserto a decidere se saremo pronti a superarla.

MENO CINQUE

Mancano solo cinque giorni alla partenza e il clima si fa sempre più frenetico. Telefoni che squillano in continuazione, e-mail che arrivano a decine, tutto lo staff sta lavorando al massimo. Teresa, Max e l'ufficio stampa di No Limits sono impegnati ad organizzare la conferenza stampa del 5 novembre a Palazzo Marino perchè tutto funzioni alla perfezione. Oscar e Renato controllano il materiale di ripresa fino allo sfinimento mentre Daniele è in contatto costante con l'Egitto per organizzare il viaggio a tutti. Lauren è tornata in America per rinnovare il suo visto ma anche dagli States è operativa e provvede alle traduzioni. Fabio ed io domani saremo all'Università per sostenere i test fisici e verificare se l'allenamento di questi mesi ha dato i risultati sperati. L'equipe del prof. Veicsteinas insieme al dott. Merati e a tutti i loro collaboratori ci aspetta.L'entusiasmo è tale che nessuno avverte la stanchezza di queste giornate che resteranno nei nostri ricordi per sempre.

venerdì 31 ottobre 2008

GRANDE FRENESIA

I giorni passano rapidi ed aumenta l'agitazione in tutti coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nell'impresa, compresi gli sponsor che ci forniscono tutto il materiale. Dobbiamo organizzare ogni cosa: le attrezzature da campo, le apparecchiature per la comunicazione e la trasmissione dati dal deserto, l'abbigliamento, i prodotti alimentari e gli integratori, i gps, farmaci, materiale da ripresa e fotografico, prodotti per la protezione solare, occhiali da sole e mille altre cose che ormai hanno trasformato la mia casa in un magazzino merci. Ogni cosa va controllata, divisa e pesata, quindi messa negli scatoloni di ciascuno dei partecipanti alla spedizione. Dall'Italia partiremo in cinque: Oltre a Fabio e a me, ci saranno Oscar medico e cameramen, Daniele, capo spedizione e Renato, fotografo e secondo cameramen. In Italia a coordinare l'arrivo di notizie ed immagini rimangono Teresa, responsabile del mio ufficio stampa e Max, che si occuperà del sito e dei contatti con gli sponsor mentre Lauren curerà le traduzioni in inglese. Ci aspetta un mese di grande impegno, ma l'entusiasmo e la carica sono a mille e la squadra è fantastica e motivatissima. Sarà la grande energia di tutti, il motore di questa fantastica impresa.

martedì 28 ottobre 2008

TEST RIMANDATI

Purtroppo per la seconda volta Fabio ed io abbiamo dovuto rimandare i test fisici presso l'Università di Milano, a causa del mio stato di salute. Prima per una fastidiosa cistite ed ora per l'influenza. Sarà forse lo stress dovuto al grande lavoro al quale mi sto sottoponendo per organizzare l'impresa ad incidere sul fisico, che si sta ribellando ai ritmi frenetici ben diversi da quelli che dovrebbero essere. D'altra parte mancano solo undici giorni alla partenza e per il dieci novembre tutto dovrà essere pronto. La traversata di un deserto non è un semplice viaggio e se solo uno degli ingranaggi organizzativi dovesse incepparsi, rischieremmo di mandare a monte un anno di lavoro.

giovedì 23 ottobre 2008

LA MINIMARATONA PARTE IN PRIMAVERA

Fiori di primavera per la Minimaratona Nuove Frontiere
La prima Minimaratona per disabili Nuove Frontiere dà appuntamento a tutti a Milano la prossima primavera. Programmata, in un primo momento, per il prossimo mese di novembre, la maratona è stata posticipata alla primavera 2009 per concedere al Comune di Milano, che la organizza, di presentarsi al meglio a tutti coloro che si iscriveranno. Numerosissime erano già state le preiscrizioni all’edizione novembrina, tanto che si è sicuri che il caldo primaverile porterà ancora più partecipanti che non saranno solo disabili, ma anche accompagnatori amici e simpatizzanti. Circa duemila le attese di partecipazione.
Più si è meglio è!
La Minimaratona Nuove Frontiere, infatti, ha come obiettivo la sensibilizzazione del grande pubblico verso la disabilità e il sostegno economico a favore dei giovani disabili che vogliono praticare sport.

mercoledì 22 ottobre 2008

PECCATO!!

L'incontro tra Ambrosiana e Casate è finito 3 a 2 a favore di quest'ultimo. I ragazzi dell'Ambrosiana hanno giocato bene e con impegno ma, senza nulla togliere alla bravura degli avversari, purtroppo un arbitraggio da dimenticare ha fatto, come spesso succede, la differenza.
Del resto questo avviene in tutti gli sport: la poca professionalità di alcuni individui determina poi dei risultati non corrispondenti alle prestazioni in campo. Negli sport dilettantistici, che più di altri dovrebbero essere di esempio ai giovani, questo comportamento rischia di diventare invece un esempio negativo. Peccato!!

domenica 19 ottobre 2008

PARTITA DIFFICILE

Partita difficile quella di questa sera che vede impegnata l'Ambrosiana Hockey club conto il Casate: giocheranno al Forum di Assago.
Gli avversari sono di tutto rispetto e i nostri ragazzi dovranno lottare con grande determinazione per portare a casa il risultato.
Noi saremo tutti lì a sostenerli, con lo spirito sportivo di sempre e con l'affetto che ci lega alla squadra nella quale Max gioca ormai da ben 17 anni!!
Forza Ambrosiana!! Ci vediamo al Forum alle 18.30, l'ingresso è libero a tutti, ricordate solo di portarvi un maglione: sul ghiaccio fa davvero freddo.

martedì 14 ottobre 2008

UN'ALTRA STAGIONE DI SPORT

Domenica si è giocata la prima partita di campionato di hockey su ghiaccio tra Ambrosiana Milano e Lecco.
La partita è finita con il risultato di 15 a 0 a favore dell'Ambrosiana Hockey, la squadra nella quale gioca Max, ma il Lecco si è dimostrato un avversario molto corretto e competitivo.
Incredibile: ogni atleta deve pagare quasi mille euro all'anno per giocare, oltre all'acquisto del materiale, per disputare un campionato di C1. Questi ragazzi vanno avanti solo con tanta passione e sacrifici, lavorando tutto il giorno e allenandosi la sera tardi pur di continuare ad essere una squadra competitiva.
Leggere i giornali che parlano dei milioni di euro che alcuni giocatori guadagnano, per praticare sport che sono spesso al centro di truffe e scandali, fa venire la nausea.
A volte sono atleti che conoscono poco o affatto il concetto di valore sportivo: nonostante la ricchezza e la fama che raggiungono facendo un lavoro che dovrebbero amare, spesso riescono anche a giocare male o saltano addirittura gli allenamenti .
Dovremmo tutti avvicinarci ad altre realtà e supportare atleti che praticano sport erroneamente definiti minori per capire veramente quanto cuore e passione ci vogliono davvero per praticare lo SPORT quello vero!

mercoledì 8 ottobre 2008

CONTO ALLA ROVESCIA

A breve inizierà il conto alla rovescia per la partenza. Man mano che ci si avvicina alla data, aumenta la tensione ed il lavoro si fa frenetico. Sta incominciando ad arrivare il materiale dagli sponsor, che porteremo nel deserto e la casa si sta trasformando giorno dopo giorno in un magazzino merci. Materiale da campo, zaino, abbigliamento: tutto si ammucchia dove capita, in attesa di selezionare e dividere quanto servirà a me e Fabio. Devo pensare a mille cose, tutte dannatamente urgenti, e il momento dell'allenamento, ormai faticosissimo, diventa l'unica pausa di relax: incredibile!!

giovedì 2 ottobre 2008

LA PARTENZA SI AVVICINA

E' praticamente deciso, si partirà dall'Italia il 10 novembre, destinazione: Deserto egiziano.
Tra qualche giorno Daniele Tonani, capo spedizione, si recherà in Egitto per un sopralluogo e per organizzare tutta la parte logistica relativa alla traversata. Carla e Fabio invece continuano la preparazione atletica in Italia ed a breve verranno sottoposti ai primi test fisici da parte della Facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Milano. Ferrino, da sempre sponsor di Carla, sta lavorando alla preparazione di tutto il materiale da campo, in particolare è impegnata sulle tende e gli zaini che Carla e Fabio useranno nel deserto. No Limits invece, fornirà l'abbigliamento tecnico e gli orologi a tutto il Team dell'impresa, che come sempre verrà coordinato da Oscar, medico ed operatore nonchè marito di Carla e da Daniele, che per conto di Focus Himalaya Travel ha organizzato le spedizioni di Carla in Cina ed in Australia. Una squadra collaudata unita da una profonda passione e da una grande professionalità e alla quale si stanno unendo altri sostenitori che garantiranno tutto il supporto tecnico ed umano necessario per realizzare anche questa nuova avventura.

martedì 30 settembre 2008

LIBERI

Con sollievo si apprende la notizia della liberazione degli ostaggi in Egitto. Le informazioni circa il loro rilascio sono ancora vaghe, difficile capire se si è trattato di un blitz da parte delle forze di sicurezza egiziane o se invece è stato pagato un riscatto: in questo caso, da chi?
Restiamo in attesa di ulteriori particolari, anche perchè Fabio ed io siamo direttamente interessati alla faccenda: se rapiscono anche noi, siamo certi che qualcuno ci riporterà a casa?
Speriamo! In caso contrario saremo costretti a vivere sino alla fine dei nostri giorni nel deserto. Una domanda sorge spontanea: è meglio il Sahara o i deserti quotidiani delle nostre città?

venerdì 26 settembre 2008

EGITTO: DESERTO SICURO?

La domanda sorge spontanea, considerati gli ultimi eventi di cronaca riguardo ai rapimenti di nostri connazionali nel deserto egiziano.
Le informazioni in nostro possesso, certamente attendibili, confermano che la zona nella quale cammineremo Fabio ed io è considerata assolutamente sicura e al riparo da possibili escursioni da parte di bande, come invece è successo a sud, al confine con Libia e Sudan. Mi viene riferito che quella parte di deserto è da sempre considerata ad alto rischio sicurezza, proprio a causa della presenza di banditi che con grande facilità sconfinano da uno all'altro paese. L'oasi di Farafra, dalla quale partiremo, è distante centinaia di chilometri dal luogo in cui è avvenuto il rapimento dei turisti, ed ancora più sicura è quella di arrivo, El Barhein, molto più a nord.
Quindi Fabio ed io confermiamo l'intenzione di attraversare il deserto egiziano, considerato uno dei più affascinanti del Sahara e ad oggi anche uno dei più sicuri.............inchallah!

lunedì 22 settembre 2008

AIUTO

Ogni giorno ricevo delle e-mail da persone che, dopo aver saputo delle mie imprese o letto i libri, mi chiedono di aiutarle a trovare la loro strada o di superare le difficoltà della vita. Spesso sono giovani e il fatto che si rivolgano a me per chiedere aiuto è molto stimolante perchè da alle mie imprese un valore ben superiore a quello dei record ; d'altra parte però, fa riflettere e stimola la consapevolezza che si può fare molto per sostenere che si trova in difficoltà. E' proprio questa la strada che si sta sempre più delineando nel mio futuro: aiutare gli altri ad andare avanti , ad avere dei sogni da realizzare. Quando si hanno obiettivi da raggiungere, tutto viene vissuto con maggiore intensità e la vita stessa acquista un nuovo sapore.

giovedì 18 settembre 2008

IL NOSTRO DESERTO

Fabio ed io attraverseremo insieme il deserto Egiziano per 250 chilometri. Dall'Oasi di Farafra a quella di El Barhein, ci aspetta una lunga distesa di dune di sabbia piuttosto alte, senza punti d'acqua.
Come sempre sarà la squadra di supporto a dover predisporre i rifornimenti: anche questa volta ne faranno parte Oscar, mio marito e medico della squadra, e Daniel Tonani, capo spedizione delle mie ultime due imprese. E' un team ormai collaudato il nostro e sono certa che anche questa impresa sarà organizzata e seguita con competenza e grande professionalità, ma soprattutto con la passione che anima ciascuno di noi. I rifornimenti saranno quotidiani e Fabio ed io li raggiungeremo grazie alle coordinate del GPS. A breve inizierà il conto alla rovescia, non nascondo che siamo entrambi emozionati ma sereni per questa grande avventura che ci aspetta.
Oriana, la moglie di Fabio invece, il suo conto alla rovescia l'ha già iniziato da tempo: stai tranquilla Ori, andrà tutto bene!

martedì 16 settembre 2008

SI, SI, SI !!!!

Fantastico, i sogni si stanno avverando. E' confermata ufficialmente la prima edizione della mini maratona per disabili a Milano aperta a tutti, amici, accompagnatori e sostenitori.
Partirà il giorno 9 novembre alle ore 10 dall'Arena, per andare in piazza Duomo e ritornare all'Arena. In totale una camminata di 5 chilometri per sostenere i giovani disabili a praticare sport. Il ricavato verrà devoluto interamente in beneficenza per tale scopo.
Fabio ed io saremo a Milano: abbiamo deciso di partire per il deserto egiziano il giorno dopo, per potere essere vicini ai tanti amici che vorranno camminare con noi.
Ci saranno a breve novità sul sito e ne verrà creato uno appositamente dedicato alla mini maratona che si chiamerà "Nuove Frontiere"
Vi aspettiamo in tanti, tantissimi, per quella che sarà una grande festa sportiva ed umana a favore di chi ha tanto bisogno del nostro sostegno.

giovedì 11 settembre 2008

ATM MILANESE: CHE VERGOGNA!!

Lunedì 8 settembre, ore 7 del mattino: Lauren ,la ragazza di Max, è sull'autobus 73 che da Linate va in centro. Salgono due controllori, un uomo e una donna, che le chiedono il biglietto. Lei è titolare di una tessera di abbonamento ai mezzi, che proprio quella mattina, nella fretta di uscire, ha dimenticato a casa. Le viene richiesto di esibire un documento: presenta il suo documento personale. "Deve essere un documento italiano" precisa la donna controllore, "non posso averlo" risponde Lauren "perchè sono americana". "Allora la contravvenzione deve pagarla subito". Viene fatta scendere e invitata a prelevare da un bancomat. "Sono 45 euro" dice la funzionaria: Lauren consegna 50 euro. "Non ho il resto" ribatte il controllore donna, il collega che è con lei non interviene. Sotto lo sguardo incredulo di Lauren, si allontana con i 50 euro in tasca. La ragazza, purtroppo in ritardo, controlla la ricevuta: l'importo segnato è di 34 euro: La solerte funzionaria si è appropriata di ben 16 euro.
Denuncio il fatto nella speranza che qualcuno si faccia vivo per rendere conto di un simile vergognoso comportamento da parte di questa dipendente dell'ATM.

martedì 9 settembre 2008

E' MANCATO RAIMONDO BUCHER LO ZIO CAMPIONE

Questa notte è morto Raimondo Bucher, primo recordman mondiale di profondità in apnea negli anni 50 e comandante della pattuglia aerea del Cavallino Rampante nell'ultima guerra.
Era fratello di mia mamma, da sempre lo chiamavo lo zio campione, ed il racconto delle sue impresa mi ha affascinato fino da bambina. Pensare ad atleti "No limits" in quegli anni era impensabile, ma lui si è cimentato in imprese che per i tempi in cui le ha compiute erano ritenute impossibili. Scalatore, subacqueo, pilota: in ogni disciplina è sempre stato il primo ed il migliore. Gli è stata conferita la medaglia d'oro al valore atletico, la più alta onorificenza in ambito sportivo.Era dotato di un fisico eccezionale che ha saputo mantenere nel tempo. Con lui viene a mancare un simbolo dello sport agonistico puro e disinteressato. Ciao zio Raimondo, mi mancherai tanto.

venerdì 5 settembre 2008

SI RICOMINCIA

Eccoci di nuovo insieme dopo la pausa estiva nella quale, però Fabio ed io, non abbiamo mai sospeso gli allenamenti. Siamo entrambi in forma e pieni di entusiasmo e di energia per affrontare i due mesi che ci separano al grande evento di novembre. Durante l'estate la cronaca ha raccontato notizie belle e ed altre invece spesso drammatiche. Una tra tutti la tragedia sul Monte Bianco: ci ha particolarmente colpiti perchè è avvenuta esattamente dove solo pochi giorni prima Lauren e Max sono passati per la loro ascensione in vetta. Il destino è davvero crudele ed imprevedibile.
Domani iniziano le Paraolimpiadi: a tutti gli atleti impegnati in un evento così significativo per lo sport, il nostro augurio affettuoso. Fabio ed io siamo loro vicini con il cuore e con il pensiero. In bocca al lupo, ragazzi!!

mercoledì 6 agosto 2008

SUL TETTO D'EUROPA

Ecco finalmente la foto di Lauren e Max in vetta al Monte Bianco!
Hanno impiegato sette ore e mezza per raggiungere la cima, percorrendo la via francese, la più dura, che parte dal rifugio Cosmiques per salire la cresta del Mont Moudit e del Mont Blanc de Tacul ed arrivare infine alla cima, accompagnati da Max, la loro guida. Durante la notte ha nevicato, ma quando alle due del mattino hanno iniziato l'ascensione, il tempo è migliorato e un splendida giornata ha fatto da cornice allo spettacolo delle Alpi. Dopo solo dieci minuti in vetta, hanno iniziato la discesa che li ha riportati al rifugio. In totale hanno camminato per tredici ore tra neve e ghiaccio. Entrambi erano provati dalla fatica ma soddisfatti per essere riusciti a portare a termine la loro impresa. Stanno già pensando a qualche nuova avventura, magari a settembre..........

sabato 2 agosto 2008

IN VETTA!!!

Max e Lauren ce l'hanno fatta! Hanno raggiunto la vetta del Monte Bianco! Alle 15.15 ora italiana di oggi, 2 agosto, arriva la notizia: "siamo appena ritornati al rifugio Cosmiques, stanchi ma stiamo bene." Dopo 12 ore di scalata hanno realizzato il grande sogno e sono felicissimi. Oscar ed io, con le lacrime agli occhi per la gioia, nel sentire le loro voci ci abbracciamo. Come da nostro desiderio non hanno usato il telefono fino all'arrivo: la magìa di questa meravigliosa montagna non merita di essere contaminata dal cellulare. Abbiamo sofferto per l'attesa ma ne valeva la pena.
Siete stati grandi, ragazzi! Godetevi il meritato riposo e la soddisfazione di avere raggiunto il vostro obiettivo, ve lo siete guadagnato. A breve tutti i particolari della scalata. 

martedì 29 luglio 2008

L'ATTESA CONTINUA

Nessuna novità dalla Valle d'Aosta. Il tempo incerto per ora non permette l'ascensione al Monte Bianco. Lauren e Max sperano in un cambiamento, previsto forse per giovedì, ed intanto continuano ad allenarsi camminando nei boschi ,per raccogliere funghi e frutti di bosco. La montagna in estate sorprende sempre per la generosità con la quale sa regalare spettacoli mozzafiato di prati fioriti e cibo delizioso. Ci auguriamo che i ragazzi riescano a realizzare il loro progetto, per adesso non resta altro che aspettare e sperare. In bocca al lupo, siamo tutti con voi!

lunedì 28 luglio 2008

ATTESA

Lauren e Max, dopo tanto allenamento, sono in attesa di partire per la loro avventura: arrivare in vetta al Monte Bianco. E' un sogno che coltivano da mesi e si sono preparati con impegno e grande entusiasmo. Putroppo le condizioni atmosferiche di questi giorni non sono favorevoli: per affrontare questa prova il tempo deve essere in condizioni perfette, considerato che ci si muove in alta quota, dove ogni piccolo problema può diventare un dramma. La recente disgrazia che ha coinvolto la famiglia olandese, insegna molta prudenza nell'affrontare la montagna più alta d'Europa che, come ogni altra cima, richiede rispetto e conoscenza. Con i nostri ragazzi ci sarà un amico valdostano, Loris, sportivo appassionato ed attento, ed una guida che li accompagnerà con tutta la sua esperienza. Restiamo in attesa di notizie dalla Valle d'Aosta..........

martedì 22 luglio 2008

PRIMI PASSI

Nuove Frontiere ha appena iniziato il suo percorso e già cammina spedita. Ogni giorno amici, sostenitori conosciuti e sconosciuti, appassionati di sport e di avventura ma anche tranquilli e normali sedentari testimoniano, attraverso e-mail e contatti diretti, la loro partecipazione e solidarietà per quanto succederà tra ottobre e novembre. L'entusiasmo di tutti ci sta accompagnando in questo fantastico progetto, senza dubbio faticoso ma ricco di grandi soddisfazioni. Un grazie di cuore anche da Fabio per il sostegno che tanti di voi ci offrono. Nuove Frontiere è venuta alla luce sotto una buona stella e ne siamo davvero orgogliosi.

venerdì 18 luglio 2008

E' NATA NUOVE FRONTIERE

E' ufficiale: Nuove Frontiere, la prima mini maratona per disabili si farà!! Milano, città dal grande cuore, ospiterà la prima edizione della camminata riservata a tutti i gradi di disabili insieme agli amici, sostenitori ed accompagnatori, che vorranno accompagnarli per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi dell'handicap. Per 5 chilometri si percorreranno le vie della città, per portare un messaggio di speranza, ed in contemporanea Fabio ed io partiremo per la nuova avventura nel deserto. Saluteremo tutti i partecipanti dal maxi schermo che verrà allestito per seguire in diretta le fasi della nostra partenza uniti dall'entusiasmo e dal desiderio di dimostrare che tutti i sogni, anche quelli ritenuti impossibili si possono avverare. Vi aspettiamo numerosissimi all'appuntamento di ottobre, a breve comunicheremo le date precise.
Un grazie di cuore al Comune di Milano, in particolare all'Assessore alla Salute dott. Landi di Chiavenna, per il sostegno e per aver creduto in questo progetto, il cui ricavato andrà in beneficenza per sostenere i giovani disabili nell'attività sportiva

martedì 15 luglio 2008

GRAND TRAIL VALDIGNE

Bellissima gara quella che si è disputata sabato 12 in Valle d'Aosta. Settecento concorrenti hanno percorso i sentieri più affascinanti della zona divisi in due gruppi che hanno camminato rispettivamente per 47 e 87 chilometri, raggiungendo località poste a quasi tremila metri di altezza. Il vincitore un italiano ha corso, è il caso di sottolinearlo, per 10 ore e 19 minuti, mentre l'ultimo è arrivato al traguardo di Dolonne dopo 25 ore. La prima donna, argentina è arrivata tra i 25 in classifica generale e tutti sono stati assolutamente fantastici. L'aspetto che più colpisce è l'estrema semplicità e modestia di uomini e donne che si sono allenati a lungo ed hanno sofferto per portare a termine una gara durissima dal punto di vista fisico e psicologico, senza riflettori puntati e senza guadagnare nulla di più di una maglietta e di tanta soddisfazione personale. Se pensiamo ai nostri calciatori superpagati ed osannati, ci si rende conto di quanto sono lontani dai veri valori sportivi!

martedì 1 luglio 2008

IMPRESE COMUNI

Fabio ed io stiamo lavorando all'impresa con grande impegno. A breve ci sarà l'incontro con i tecnici che dovranno preparare per noi il materiale da portare nel deserto, in particolare gli zaini e le tende saranno fondamentali per la riuscita dell'impresa.
Appena saranno pronti , incominceremo i test per verificare se funzionano e inizieremo a caricare i rispettivi zaini con i pesi. Nei prossimi week-end camminerò con Max e Lauren in montagna: loro si preparano per il Monte Bianco ed io per il Sahara. E' bellissimo avere dei progetti sportivi in comune, e condividere gli allenamenti con il figlio e con la sua compagna è un'esperienza fantastica che auguro ad ogni genitore.

venerdì 27 giugno 2008

GIOVANI E MONTAGNA

Per contrastare il caldo che in questi giorni soffoca le città, la montagna è la meta ideale. Offre la possibilità di lunghe camminate all'aperto, si dorme bene e non ci sono zanzare. Non c'è la confusione delle località balneari ed è possibile raggiungere luoghi che per gran parte dell'anno sono inaccessibili a chi non è un alpinista di altissimo livello. Max e Lauren hanno deciso di affrontare l'ascensione del Monte Bianco a fine luglio e si stanno allenando già da tempo. E' un grosso impegno fisico e la preparazione è costante e faticosa, ma sono felici di condividere un progetto comune tanto importante e stanno lavorando davvero bene. Il loro entusiasmo è un bellissimo esempio per i giovani che amano lo sport e dovrebbe essere uno stimolo anche per quelli che ancora non lo praticano, per spingerli a mettersi in gioco. Forza ragazzi, facciamo tutti il tifo per loro!

sabato 21 giugno 2008

GIOVANI E SPORT

L'avventura, la voglia di conoscere e scoprire, capire il piacere della fatica e del sacrificio per il raggiungimento di un obiettivo potrebbero aiutare i giovani a crescere ed a ritrovare il loro protagonismo spesso annullato dal così detto “branco”.
Attività quali l'arrampicata, il trekking, l'alpinismo ecc. aiutano a conoscere se stessi, condizione base per focalizzare e poi raggiungere un obbiettivo.
Sono questi sport la cui formula è quella del raggiungimento di un punto (sogno) attraverso uno sforzo fisico, ( progetto) per il raggiungimento di una soddisfazione (esperienza).
Ribadisco che nelle attività outdoor il punto di forza è il fatto che le sensazioni provate, ad esempio, da un alpinista di fama a scalare un 8000 sono le stesse che può percepire una persona fisicamente non dotata a salire una facile collina.
La soddisfazione che se ne ricava è tanto più grande quanto più grande ci sembra lo sforzo richiesto per l'ottenimento del risultato.
E' tendenza dei giovani contemporanei a rinunciare all'impegno nella convinzione che non è certo il loro sforzo a cambiare lo stato delle cose, ma piuttosto sono vittime delle situazioni e dei condizionamenti esterni.
Facciamo allora capire che certe cose non si fanno perchè sono difficili, ma certe cose sono difficili perchè non si fanno.
Cerchiamo di proporre come modelli non tanto i fatui personaggi dei reality televisivi, ma uomini e donne che hanno saputo avere un sogno e sono stati in grado di realizzarlo.
Non inneggiamo tanto le gesta sportive o le imprese, ma presentiamo persone vere, pulite, capaci di aver trovato in se stessi forza e motivazione, persone che si sono date anche dei limiti per realizzare il loro progetto.
La presenza di un obiettivo crea anche una scelta di rispetto di certe regole.
Non si può andare andare in montagna se la sera prima si ha bevuto in modo smodato o si è fatta mattina prima di coricarsi.
In una società in cui non si vedono i confini della libertà, far capire, attraverso l'esperienza personale, che certe cose si ottengono solo nel rispetto certe condizioni è sicuramente molto importante.
Anche il rispetto dell'ambiente trarrebbe beneficio dalla divulgazione degli sport dell'outdoor. Nel momento in cui la natura diventa campo di gioco sarà coscienza di ognuno averne cura.
Portare i ragazzi in natura per fargliela conoscere ed apprezzare vuol dire combattere quella forma di disagio, denominata hikikomori, che porta i ragazzi a staccarsi dal mondo e dalle relazioni concrete ritirandosi nelle loro camere davanti al PC e comunicando via internet con anonime conoscenze virtuali.
Forse per l'impreparazione delle famiglie, ma in particolare per la forte influenza che l'esterno ha sui giovani, il disagio giovanile va affrontato dalla società e dalle sue emanazioni.
Non varrebbe, quindi, la pena che le istituzioni propongano, attraverso la scuola e le strutture predisposte, situazioni tali da avvicinare i ragazzi alle attività dell'outdoor che gli permettano di riscoprire se stessi e trovare in se stessi le forze per iniziare ad assaporare la voglia di voler realizzare i propri sogni?
Spazi, situazioni e persone in grado di gestire gli eventi ci sono.
E' solo questione di convinzione e volontà di affrontare l'argomento.
Testo di Tony Gialdini

giovedì 19 giugno 2008

GIOVANI E SPORT

Cosa fare per soddisfare in modo educativo alle aspettative dei giovani?
Forse basta una cosa: ridare loro la capacità di sognare.
Sogno, progetto ed esperienza è un iter che è l'essenza della vita.
Sogno: il desiderio di qualcosa a cui credere ed il cui raggiungimento possa gratificare
Progetto: tutto ciò che si fa per poter realizzare il proprio sogno
Esperienza: quello che si ricava, soprattutto in termini umani, dalla realizzazione del sogno.
Ritengo che la fase “progetto” sia la più importante e motivante. Alzarsi ogni mattina ed avere un pensiero dedicato alla propria aspettativa, aggiungere tutti i giorni un mattoncino alla costruzione del nostro sogno ci danno la carica, ci fanno sentire vivi, ci stimolano, ci danno forza e soprattutto ci motivano.
Qualsiasi sia il sogno che potrebbe essere legato ai sentimenti, al lavoro, alla famiglia, al prestigio personale ecc.
Aiutare i giovani a sognare, a credere al raggiungimento delle loro aspirazioni è oggi determinante per una sana crescita della società.
Esistono attività sportive in grado di essere la palestra ideale per formare il carattere e sono quelle legate al mondo dell'outdoor.
Sono quelle attività, che si praticano in ambiente naturale, senza fini di competizione, ma per il solo piacere di farle.
Permettono scarico di adrenalina, aiutano la socializzazione e soprattutto sono utili per conoscere se stessi ed i propri limiti.
Sono sports in cui falsare o forzare i risultati non ha alcun senso perchè il proprio rivale è sé stessi.Non esistono esclusi dato che tutto è proporzionale; i sentimenti e le sensazioni provate sono uguali nel rispetto dei fattori difficoltà/fatica/preparazione fisica.

venerdì 13 giugno 2008

GIOVANI E SPORT

Lo sport è sempre stato proposto come valida soluzione, ma purtroppo, con il passare del tempo, ha perso questa capacità per il fatto che nella scala dei valori è stato messo al primissimo posto il risultato.
Spesso oggi non si fa più sport per sfogarsi, per sentirsi vivi ed in forma; avendo esasperato la competizione tutto diventa lecito per raggiungere l'affermazione e spesso barando anche con se stessi. La ricerca del proprio limite viene falsata da artifici innaturali. Fare sport è oggi troppo impegnativo, per farne parte, devi impegnarti in modo totalitario, spesso sottoponendoti a forti stress fisici e psichici.
Questo porta tanti ragazzi ad allontanarsi dallo sport attivo relegandosi nelle curve degli stadi dove sfogare, a volte in modo incivile, la loro esuberanza.
Voler fermare il fenomeno della violenza nel calcio con restrizioni e condanne è solo un palliativo. Importante è capire la voglia di ideali insita nei ragazzi Concetto base è che l'ultrà del calcio usa comportamenti delittuosi non per beneficio economico personale, ma motivato dalla “fede” verso una maglia ed un vessillo calcistico; questo è un “ideale”, assurdo, vacuo, infantile, ma sempre un ideale.
L' ideale è quello che portò tanti giovani ad indossare la camicia nera del fascismo, che ha portato i loro figli in piazza nel momento della contestazione giovanile e che ha armato la mano dei brigatisti negli anni di piombo.
E' quindi insito nelle giovani generazioni la necessità di credere in qualche cosa.
La giovane età è foriera anche di voglia di trasgressione che dà quel senso di fare qualcosa di unico, originale e personale, andando contro le regole stabilite.
I giovani di oggi sono passivi nei confronti della vita; aspettano che siano le situazioni a gestire il loro futuro e preferiscono vantaggi immediati che non investire nel futuro.Sono ubriachi di libertà, non sono in grado di capire quali sono i limiti, tutto è permesso nulla è vietato. Non avendone coscienza, non sono in grado di accettare e capire le restrizioni; ogni regola diventa un sopruso e non viene letta come necessaria per una giusta convivenza.

martedì 10 giugno 2008

FINESTRE








da Giusy:



Ciao ho letto sul blog 'finestre' e voglio condividere delle bellissime foto che ho scattato in inverno dalla mia finestra che affaccia sul Tirreno e su Capri;è bello fotografare la fine di una giornata quando la natura ci regala uno spettacolo indimenticabile ricordandoci di osservare ciò che abbiamo intorno. ciao da Giusy
Mandate le vostre foto a FINESTRE, con un breve commento. Verranno messe on line per condividerle con gli amici.

venerdì 6 giugno 2008

LA NUOVA MARATONA DI FABIO

L’emozione del Passatore!
Nel mio percorso di avvicinamento alla traversata del deserto, accompagnato da Carla,sabato 31 maggio ho compiuto un altro piccolo passo per completare la preparazione alla nostra comune impresa.
L’ultramaratona del Passatore, così chiamata perchè si snoda tra le località dell’appenino tosco-emiliano compreso tra Firenze e Faenza, zona frequentata dal popolare brigante e capopopolo Passator cortese, è una corsa di 100 km. dove la forza fisica e l’allenamento non bastano, ma servono capacità di soffrire e grande forza mentale.
Avevo in programma di correrla per 45-50 km. E con gli amici di sempre sabato mattino di buon ora siamo partiti alla volta di Firenze.
Alle ore 15, con Mario iniziavo la mia avventura del Passatore: è questa una gara nella quale è fondamentale la gestione delle proprie energie.
Abbiamo corso in tranquillità i primi 28 km. tra continui falsipiani per un dislivello di circa 500 mt.: da Borgo San Lorenzo inizia l’ascesa lunghissima verso il passo di Colla Casaglia a circa 1000 mt. di altitudine.
Meravigliosa la squadra d’appoggio, con gli amici che da un mini bus al seguito, facevano un tifo infernale e mi hanno garantito un’assistenza perfetta.
Stavo benissimo, correvo con scioltezza senza fatica e ho superato senza problemi la barriera psicologica dei 42 km. fino allo scollinamento del km. 49 e lì ho cominciato a ragionare pensando alla mia impresa del deserto: sapevo che se avessi corso fino ai 75-80 km. avrei poi voluto tentare di chiudere il mio Passatore.
So per esperienza che il nostro corpo sa dare anche di più di quello che ha per presentare il conto con gli interessi e temevo di compromettere l’allenamento per il deserto: così al km. 62, in perfette condizioni, ho deciso di fermarmi, felicissimo perchè stavo veramente bene: scelta saggia ed intelligente poichè poco dopo purtroppo Mario ha avuto problemi che lo hanno costretto al ritiro, mentre Aldo, il terzo atleta ha proseguito tra indescrivibili sofferenze per portare a termine la corsa.
In quei km. finali ho visto scene di sofferenza indicibili che ritengo non giustificate: va bene la fatica legata all’impresa sportiva, ma farsi male per concludere una 100 km.non è sport.
Sono contento per aver corso stando benissimo: da subito ho ripreso, senza problemi gli allenamenti intensissimi che mi porteranno con la grande Carla a realizzare l’ impresa alla quale stiamo lavorando da quasi un anno e conservo un meraviglioso ricordo del mio Passatore.

mercoledì 4 giugno 2008

SALUTE A MILANO

Inizia domani, 5 giugno la settimana della salute a Milano. Ieri la conferenza stampa a Palazzo Marino nella quale l'Assessore alla Salute dott. Landi di Chiavenna ha illustrato il programma: intenso e ben fatto. Fino al 15 giugno la città sarà mobilitata per informare i cittadini sulle diverse patologie e per effettuare screening ed esami gratuiti in strutture itineranti.
Anch'io sarò coinvolta in questa iniziativa e martedì 10 giugno per la giornata dedicata alla disabilità dalle 16 alle 22.30, al Palalido saranno proiettate anche le mie immagini girate nei deserti.
L'appuntamento è per tutti: trascorreremo insieme qualche ora di sport e di svago. Vi aspetto numerosi!

sabato 31 maggio 2008

FINESTRE



Una finestra è un occhio sul mondo ed ognuna è diversa da tutte le altre. L'immagine incorniciata sembra un quadro, spesso condiviso, a volte di proprietà esclusiva, ma resta comunque un esemplare unico. Lo stesso soggetto visto da un'altra finestra anche se vicina cambia, magari la differenza è minima ma esiste: davvero affascinante. Ciascuno ha la propria finestra preferita, perchè non condividere anche con gli altri questa emozione? Vi mando quella che più amo: il deserto visto dall'ingresso della mia piccola tenda, ogni giorno nuovo e spettacolare. Aspetto anche le vostre!

martedì 27 maggio 2008

SPORT PER TUTTI


Fabio ed io abbiamo deciso che il ricavato della mini maratona di Milano, sarà devoluto in beneficenza per sostenere i giovani disabili a praticare sport. Invitiamo quindi tutti a partecipare fisicamente all'evento ma anche a sostenerci economicamente fin d'ora, per portare avanti e realizzare questo progetto. Basta anche un piccolo contributo per dare un grande aiuto. Fabio rappresenta un magnifico esempio e dimostra quanto lo sport sia stato fondamentale per lui, nel sostenerlo ed aiutarlo a superare il suo grave handicap. Insieme vorremmo offrire a tutti i giovani disabili la possibilità di affrontare serenamente e con nuovo entusiasmo il loro percorso di vita e ritrovarsi anno dopo anno all'appuntamento con Milano e la 5 chilometri di Nuove Frontiere.

mercoledì 21 maggio 2008

I COLORI DELLA SABBIA


Chi non è mai entrato in un deserto lo immagina come una grande distesa di sabbia tutta uguale. In realtà non è così. Nessuno dei 6 deserti che ho attraversato a piedi è simile agli altri e le sabbie si differenziano sia nella consistenza che nel colore. Si passa dal giallo ocra del Kalahari al rosso mattone del Simpson, al rosa del Tenerè e dell' Akakus, al grigio dorato del Taklimakan. Il Salar de Uyuni, essendo composto solo di sale, ovviamente non viene considerato da questo punto di vista. Spesso capita che nello stesso deserto si trovino diversi tipi di sabbia con sfumature totalmente diverse a seconda del materiale dal quale hanno avuto origine. Ecco allora che accanto alle rocce, come nel caso dell'Akakus, diventa molto più scura, mentre in altri deserti, la presenza di sale o di altri minerali la colorano di toni chiari che arrivano quasi al bianco. Al termine della traversata del Simpson Desert in Australia, gli aborigeni mi avevano regalato una bottiglia con la sabbia raccolta in zone diverse che conservo gelosamente e che contiene almeno cinque colori: dal beige chiarissimo al rosso scuro.
Tutte le mie sabbie le conservo in barattoli di vetro allineati l'uno accanto all'altro e le differenze saltano subito all'occhio. Mi basta guardarle per risvegliare subito i ricordi.

venerdì 16 maggio 2008

QUALE DESERTO?


L'attuale situazione politica in atto nei Paesi che fanno parte della fascia sahariana rende molto difficile capire dove ambientare la prossima impresa. Ho dovuto abbandonare definitivamente il progetto di andare in Tchad, ma anche il Niger e la Mauritania (vedi il recente annullamento della Paris-Dakar), non sono considerati affidabili. Il rischio che un evento in corso attiri l'attenzione e si presti ad essere strumentalizzato per scopi politici è reale e non intendo rischiare più del dovuto, mettendo a repentaglio la mia sicurezza e quella di Fabio. Ci sono comunque valide alternative e luoghi sicuri adatti per realizzare il progetto Nuove Frontiere, che sto valutando con attenzione per garantirci la necessaria tranquillità. Spero sinceramente che il messaggio di pace che mi è stato chiesto di portare in Libia possa ottenere qualche risultato, per il bene di tutti.

lunedì 12 maggio 2008

INSIEME A BERGAMO

E' stato un week end tutto bergamasco quello appena trascorso. Venerdì sera insieme a Fabio e Oriana per presentare il nuovo progetto al Palaincontro di Cenate Sotto, dove tanti amici e fans di Fabio si sono riuniti per sostenerlo nella prossima impresa. C'erano anche i suoi accompagnatori: maratoneti che ogni mattina si alternano per correre con lui ed allenarlo e che con lui stanno vivendo questa avventura con grande emozione ed entusiasmo. Sabato mattina appuntamento al Plamonti di Bergamo per inaugurare la prima Giornata nazionale della Disabilità, presenti numerosi atleti della varie discipline. Anche qui ci sono stati momenti di grande intensità emotiva quando Fabio ha spiegato come è riuscito a superare il suo grave handicap per non essere di peso alla famiglia e per aiutarla ad accettare la sua cecità: grandissimo esempio di forza morale che dovrebbe essere seguito dai tanti disabili che purtroppo non riescono a convivere con le loro menomazioni.

giovedì 8 maggio 2008

UBIQUITA'

Da sempre le donne sono ritenute delle maestre nell'arte di gestire più situazioni contemporaneamente, ma quello che mi sta succedendo in questo periodo credo superi ogni immaginazione. Le giornate sono scandite da un accavallarsi continuo di impegni tutti importanti ma estremamente differenti che rischiano di travolgermi psicologicamente e possedere il dono dell'ubiquità diventa il pensiero ricorrente. E' senza dubbio un problema che accomuna molte persone, soprattutto se si vive e si lavora in città come Milano, però c'è da chiedersi se valga davvero la pena rinunciare ad amici ed a pause di svago per portare avanti dei progetti che diventano giorno dopo giorno più impegnativi e che succhiano ogni grammo di energia. Poi, davanti all'entusiasmo di Fabio o a quello di tanti giovani che hanno bisogno di esempi positivi per superare le loro piccole o grandi difficoltà esistenziali, mi convinco che quanto sto facendo ha davvero un grosso valore simbolico e può essere di grande aiuto a chi spesso i propri sogni non riesce a realizzarli. Ed allora........si va avanti! Sperando che tanto lavoro e sacrifici siano alla fine ripagati.

lunedì 5 maggio 2008

ALLENAMENTO

Dopo qualche giorno di giusto riposo in famiglia, per godere del meraviglioso spettacolo della primavera in valle d'Aosta, oggi riprendo gli allenamenti in palestra con Franco. E' la prima volta dopo il deserto libico, ed insieme verificheremo le condizioni fisiche generali e si incomincerà a lavorare alla prossima impresa di ottobre, ancora lontana ma già vicina in termini di preparazione. In particolare dovremo tenere sotto controllo la muscolatura della schiena per evitare traumi e sofferenza: le lunghe ore che trascorro al computer in questo periodo, non aiutano certo in questo senso e quindi gli esercizi di rilassamento e qualche manipolazione da parte di Franco a fine seduta sono fondamentali per decontrarre i muscoli e garantire una buona postura. Anche il piede che ho fratturato due anni fa, in un incidente incredibile e molto grave, ha risposto bene alla fatica della camminata nel deserto e non mi ha mai dato problemi: già avevamo verificato in palestra che il recupero è stato completo, però l'esame sul campo si è rivelato fondamentale ed ha confermato ancora una volta che il lavoro serio e costante paga sempre. Questo vale non solo in palestra ma qualsiasi attività.

mercoledì 30 aprile 2008

IL MIO SESTO DESERTO


Eccomi a casa dopo la nuova fantastica esperienza nel deserto libico! Per una settimana ho camminato nella zona dell'Akakus tra pinnacoli di rocce e sabbia rosa per portare un messaggio di pace e unire i popoli attraverso un immaginario filo invisibile che passa per i deserti.

Le temperature che raggiungevano i 45 gradi e il caldo vento del deserto prosciugavano le energie e ogni centimetro di pelle scoperto, e ho dovuto bere molta acqua per compensare la disidratazione che in quelle condizioni è il pericolo maggiore. Il terreno sul quale ho camminato era prevalentemente sabbioso, con lunghi tratti nei quali si alternavano rocce e pietre, ma lo spettacolo intorno era da mozzare il fiato. Per la prima volta Oscar non era con me, però la squadra di supporto composta esclusivamente da libici è stata eccezionale e ciascuno di loro ha svolto il proprio lavoro con grande professionalità. Erano consapevoli del fatto che per la prima volta era stato concesso ad una donna, perdipiù europea, il privilegio di attraversare il deserto libico e camminare per una causa importante come quella di portare un messaggio per la pace in Africa e si sono impegnati tutti affinchè l'impresa andasse a buon fine. Ho avuto anche questa volta la fortuna di avere le notti illuminate da una fantastica luna piena. La luce era talmente forte che sembrava di avere una lampada accesa nella piccola tendina gialla nella quale trascorrevo le notti e che una volta ha rischiato di essere strappata dal forte vento che si è alzato intorno alle quattro del mattino. Dopo aver vissuto per giorni nel deserto, come sempre il ritorno a casa è difficile e provo tanta nostalgia per gli immensi spazi aperti e per la magìa che quel luogo riesce sempre a trasmettere. Mi consola solo il pensiero che tra qualche mese ci ritornerò ancora, insieme a Fabio........ Inchallah!

sabato 26 aprile 2008

LA LIBIA E IL SAHARA

" Dio ha creato un paese pieno d'acqua
perchè gli uomini possano viverci,
un paese senza acqua perchè gli uomini
abbiano sete e un deserto perchè gli
uomini trovino la loro anima"
proverbio Tuareg

La Libia occupa la parte centrale del nord Africa affacciandosi sul Mediterraneo. Paese dai mille
paesaggi mutevoli e governato da una delle figure più eclettiche ed enigmatiche del nostro tempo, il colonnello Mummar Gheddafi. Crocevia nei secoli delle più grandi civiltà mediterranee
vanta una popolazione tra le più cordiali ed ospitali d'Africa.
La Libia racchiude in sè il Sahara, che con una superfice di circa nove milioni di chilometri è
considerato il deserto caldo più esteso del pianeta. Questo deserto sia pur confinante sulle mappe con gli altri stati africani, non ha realmente dei veri e propri confini, visto che le steppe situate a nord e a sud si deteriorano gradualmente per far posto a terreni desertici. Quale miglior posto allora per portare un messaggio di pace, se non qui dove confini e frontiere non esistono, questo
deserto da cui tutta la Terra dovrebbe prendere esempio.

lunedì 21 aprile 2008

La nuova impresa di Carla

Carla è partita per una nuova impresa,che questa volta la vede portatrice del messaggio di pace in Africa.
La traversata avrà luogo nel sud-ovest del deserto libico dal 20 al 27 aprile 2008.
In solitaria, Carla si addentrerà nel deserto della Libia e cercherá di attraversarlo a piedi con il suo zaino in spalla, contenente solo lo stretto equipaggiamento necessario. L'acqua indispensabile alla sopravvivenza, le verrà lasciata in punti preventivamente concordati con il suo team logistico libanese che l'aiuterà nel portare a termine questa impresa.
Carla attraverserà sotto cieli stellati e soli cocenti un altro deserto e questa volta con il nobile intento di portare un messaggio di pace in questo affascinante continente che è l'Africa, ora che purtroppo si trova invaso da guerre in gran parte dei suoi stati.Un in bocca al lupo a Carla quindi,che ci terrà aggiornati durante tutta la sua impresa.

venerdì 18 aprile 2008

PEACE FOR AFRICA

Sono in partenza per la Libia, dove da lunedì 21 aprile inizierò la traversata di una parte del deserto allo scopo di diffondere un messaggio di pace presso i popoli africani.
Per la prima volta una donna attraverserà il deserto libico da sola però questa volta non sarà tanto il record ad essere importante, quanto il valore sociale che caratterizzerà questo percorso.
Mi aspettano giorni difficili, fa molto caldo nel sud ovest del paese, punto dal quale partirò, e non è certo che si riescano a trasmettere notizie in tempi brevi. L'organizzazione è gestita da libici e sarano loro ad occuparsi della comunicazione. Credo sia giunto il momento di dare un nuovo valore alle mie imprese e la pace in Africa costituisce senza dubbio un motivo importante per rimettersi in gioco. Dopo cinque anni ritorno nel deserto da sola: sarà un'emozione fortissima ritrovarsi nei grandi spazi di sabbia che tanto amo. Vi aspetto tutti al mio ritorno.

martedì 15 aprile 2008

PREMIO FIRENZE DONNA



Sabato 19 aprile: nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio si è svolta la cerimonia di premiazione per l'anno 2008. Cinque donne che si sono distinte per impegno, lavoro e conoscenza hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento e l'essere stata scelta per il settore Scienza ed Esplorazione è stata per me una grandissima emozione. La meravigliosa cornice del'imponente salone affollato da centinaia di persone era uno spettacolo da mozzare il fiato ed ha fatto da sfondo ad una cerimonia davvero suggestiva e ricca di grandi valori e di significati. Sono stata presentata alla giuria dal caro amico prof. Arsenio Veicsteinas dell'Università di Milano ed è stata la dott.ssa Sibilla della Gherardesca a consegnarmi il premio mentre mio marito Oscar, emozionatissimo, scattava foto a raffica. Mai avrei immaginato che camminare per tanti anni nei deserti mi avrebbe portato fin qui, ma è soprattutto il prendere coscienza che tanto duro lavoro ed impegno siano stati apprezzati e compresi a tal punto, a rendermi orgogliosa e a darmi la carica per continuare nel percorso. Ora più che mai intendo portare avanti i nuovi progetti, per offrire a chi lo desidera la mia esperienza e regalare momenti di serenità.

venerdì 11 aprile 2008

APPUNTAMENTO CON IL CORPO

Questa sera sarò al teatro Aurora a Seriate per parlare del corpo, questa meravigliosa macchina che tutti noi dobbiamo imparare a conoscere e a gestire nel migliore dei modi. Grazie ai deserti ,ho avuto modo di comprendere quanto sia importante acquisire la capacità di comprendere ed interpretare i segnali che il nostro organismo ci manda in continuazione e non sottovalutarli. Ogni esigenza, anche la più banale, va analizzata con estrema attenzione. Se desideriamo qualcosa di dolce non priviamoci di questo piacere in nome della linea: in quel momento servono zuccheri per far funzionare il motore e se la risposta è no il danno potrebbe essere peggiore. Se la richiesta di un cioccolatino però si trasforma in assalto all'intera scatola, allora forse il disagio è più profondo e non riguarda solo il corpo ma sarà la mente ad entrare in discussione: e qui le cose si complicano. Ho sperimentato tecniche molto interessanti ed efficaci per controllare almeno in parte il mio cervello in situazioni estreme e vi assicuro che la potenzialità è altissima. Fate conoscere anche le vostre storie, ogni esperienza può essere utile a tutti.

lunedì 7 aprile 2008

TUTTI INSIEME


Ieri si è corsa la mitica Stramilano. Ricordo ancora la prima edizione della gara: partiva di sera in una traversa di Viale Fulvio Testi ed eravamo un gruppo di amici che volevano solo stare insieme per fare sport nella nostra città. Nessuno avrebbe immaginato cosa sarebbe diventata nel corso degli anni questa idea, nata quasi per gioco dalla passione del gruppo alpinistico "Fior di roccia" per il quale Oscar ed io gareggiavamo per lo sci. Da anni mancavo all'appuntamento, ma ieri ho voluto essere alla partenza per stare vicina agli amici di Smarathon e per una foto insieme. Smarathon e un'associazione che riunisce i bimbi affetti da Atrofia Spinale Muscolare e raccoglie fondi da devolvere alla ricerca portata avanti dall'Istituto Besta di Milano. Pensate che Rebecca, la piccolina al centro della foto, ha "corso" insieme al papà la mezza maratona nel fantastico tempo di 1 ora e 48 minuti!!!

Ci saranno anche loro alla nostra mini maratona di ottobre, dobbiamo assolutamente riuscire ad organizzarla!! L'ho promesso a loro e ai tanti disabili che hanno bisogno del nostro aiuto e di tanto affetto. E' un'appello che deve arrivare al cuore di tutti: se uniamo le nostre forze diamo vita ai sogni e alle speranze di Rebecca e di tanti amici.

giovedì 3 aprile 2008

LUNGA PAUSA

Per qualche giorno il blog è rimasto silenzioso ma l'assenza è pienamente giustificata. Ero a Tunisi dove, all'interno dell' "Africa's International Media Summit" si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del mio prossimo evento. Solo ora sono in grado di dare la notizia: a giorni partirò per la Libia, dove attraverserò a piedi e in solitaria una parte del deserto per portare un messaggio di pace presso i popoli africani. E' un'iniziativa molto importante dal punto di vista sociale che verrà ripresa dai media di tutto il mondo. Camminare per la pace darà un valore nuovo a quanto ho fatto sin'ora e mi auguro che possa essere di esempio a tutti. L'impegno è notevole e mi aspettano giorni di grande lavoro, a breve verranno pubblicati nuovi aggiornamenti.

martedì 25 marzo 2008

ANDIAMO AVANTI!!!

Il percorso continua e ogni giorno che passa i progetti diventano più concreti. Ai tanti supporter entusiasti si è aggiunta la Radio della Svizzera Italiana, che seguirà Fabio e me attraverso il deserto per tutta la durata dell'impresa. Ci saranno regolari collegamenti telefonici con noi e tutti coloro che vorranno, potranno seguirci passo dopo passo. Naturalmente anche sul sito verrà pubblicato quotidianamente il diario della spedizione. Sia Fabio che io siamo davvero carichi e il nostro entusiasmo sta contagiando un po' tutti, sponsor compresi. Finalmente si stanno aprendo nuovi orizzonti, e questo ci regala la serenità indispensabile per andare avanti. Grazie a tutti coloro che credono in noi e che ci stanno dando una mano! In qualunque modo si manifesti, ogni aiuto è gradito: quante persone di cuore ci sono accanto e ci accompagnano in questo lungo e faticoso percorso!!!!

venerdì 21 marzo 2008

AUGURI

La grave situazione in Tibet ha cancellato la presentazione del libro di Sabriye Tenberken. L'autrice ha deciso di rientrare subito a Lhasa per stare vicina ai suoi bambini ciechi.
A lei va il nostro pensiero e le siamo vicini con affetto. Il messaggio di pace cha la Pasqua porta con sè purtroppo non arriva alla coscienza di certi popoli, a tutti l'augurio e la speranza che la crudeltà umana prenda coscienza di quanto sia importante vivere serenamente.
Buona Pasqua

mercoledì 19 marzo 2008

LA MARATONA DI FABIO

Nel mio programma di avvicinamento alla traversata del deserto uno step intermedio è stata la partecipazione alla maratona di Roma del 16 marzo scorso.
Sono ormai prossimo alla maratona numero 30 ma il fascino e la magia di questa emozionante specialità si rinnova ogni volta.
Il lungo e faticoso viaggio di trasferimento del giorno prima,l’ansia della vigilia, il continuo dormiveglia fino alla solita levataccia. Alla partenza il solito rituale della vaselina ai piedi gli scongiuri e poi di corsa nel box assegnato.L’adrenalina sale alle stelle fino a quando il classico colpo di cannone dà il via alla maratona dei 15.000.
Accompagnato dall’amico Mario Barcella comincio una vera e propria battaglia per risalire la corrente di questa marea di gente, ma dobbiamo correre accoppiati e perciò non riusciamo a superare e spesso siamo travolti dalla foga degli atleti: corriamo i primi 2 km. in 17 minuti e
dobbiamo continuamente zigzagare, facendo acrobazie tra una selva di gambe non riuscendo tuttavia ad evitare una serie di scontri e pericolosi inciampi.
Al km. 12 l’amico Mario rompe gli indugi e comincia a farsi largo tra il muro di gente urlando a ripetizione “attenzione non vedente in arrivo”: la cosa ha subito un doppio effetto.
Come Mosè divideva le acque l’annuncio di Mario apre un varco tra la selva dei maratoneti ed inoltre solleva un coro di incitamento e di ammirazione nei miei confronti che io con grande piacere ricambio con ampi saluti ed una serie infinita di “in bocca al lupo”.
Così risaliamo man mano il fiume di gente e recuperiamo i pace-makers delle 5 ore e poi quelli delle 4,45 ,4,30 e 4,15.
So per esperienza che la maratona vera è dopo i 30 km. e comincio ad avere grossi problemi ai piedi a causa del fondo molto dissestato e per via dei lunghi tratti di sanpietrini.
È in questi momenti che emerge il cuore del maratoneta, capace di soffrire e dare coraggio a chi è in crisi: è la fase silenziosa dove ognuno soffre ma non molla fino a quel psicologico conto alla rovescia che ti dà le ultime forze per arrivare al km. 40 e da lì in poi si contano i passi i metri che mancano per superare gli ultimi chilometri durissimi di una salita assai dissestata.
Ma ormai è fatta: la voce dello speaker è sempre più vicina, la gioia esplode in una serie incontenibile di urla e saluti al pubblico festante: tagliamo il traguardo Mario ed io ci scambiamo un commosso abbraccio, ma non è finita: quando ritiriamo la nostra medaglia il personale organizzativo mi invita a recarmi al settore premiazioni. Nella speciale classifica dei non vedenti mi sono classificato 3° ed insieme al mio amico-guida sul podio ricevo il trofeo consegnatomi dal Presidente della maratona.
L’emozione è più forte della fatica e calde e salate lacrime mi rigano il volto per poi lasciare il mio pensiero ai miei affetti più cari, Oriana la mia adorata moglie che aspetta con ansia una mia telefonata e alla cara mamma che da lassù mi sorveglia e mi protegge.
Fabio Pasinetti

domenica 16 marzo 2008

FABIO ALLA MARATONA DI ROMA

Grande Fabio! In questo momento sta correndo la maratona di Roma, una tra le più importanti tra le gare della stagione che ha già corso due anni fa con il tempo di 3.37.
Sono mesi che Fabio si prepara a questo appuntamento e tutti noi gli siamo vicini con il cuore e con il nostro grande affetto.
Forza Fabio, ti aspettiamo al ritorno per sentire dalla tua voce il racconto di questa nuova avventura. Un grosso "in bocca al lupo"

mercoledì 12 marzo 2008

UN MONDO DA SCOPRIRE

Lavorare al progetto di ottobre si sta rivelando un viaggio affascinante in un mondo che conoscevo davvero poco. Addentrarsi nella realtà dell' handicap è uno dei percorsi di vita più importanti e coinvolgenti della mia esperienza di viaggiatrice. Quasi ogni giorno mi càpita di conoscere persone nate disabili o diventate tali a causa di malattie o incidenti: ebbene tutti sono animati da una forza interiore e da una sensibilità che hanno dell'incredibile per noi cosiddetti "normodotati " Ma quello che più colpisce è l'entusiasmo e l'allegria che trasmettono. Con ciascuno di loro è nato sin dal primo momento un rapporto di simpatia reciproca e ogni incontro termina inevitabilmente con un abbraccio affettuoso. Il 27 marzo presenterò all' Istituto dei Ciechi di Milano il libro di Sabrye Tenberken, un'autrice tedesca cieca che ha creato scuole per i bimbi tibetani non vedenti. Sono impaziente di conoscerla ma dal sorriso stampato sulla copertina del suo libro si percepisce subito quanta serenità riesce a trasmettere. Sono certa che anche questo incontro mi regalerà ottimismo e positività: e il cielo sa quanto siano importanti in questo periodo per far crescere il progetto Nuove Frontiere!!!

giovedì 28 febbraio 2008

LA FAMIGLIA AUMENTA

Da due mesi la nostra famiglia è cresciuta con l'arrivo di Lauren, la ragazza americana di mio figlio Max. Originaria del North Carolina, ha portato una ventata di freschezza e di allegria con il suo carattere solare e con il sorriso sempre pronto ad esplodere. Lauren ama fare yoga, è bravissima in cucina ma soprattutto è molto sportiva, dote essenziale per andare d'accordo con tutti noi. Pratica surf, climbing, triathlon e grazie a Max, anche snow board. Ha due lauree conseguite in America con borse di studio ed a scuola sta imparando rapidamente l'italiano. Inutile dire che ci ha conquistati e le stiamo vicini per aiutarla ad inserirsi in una realtà tanto diversa dalla sua che però ha amato da subito. Anche la convivenza con Puck, l'alano nero di Max, pare funzionare e il pelosone l'ha già adottata: nessun estraneo può avvicinarsi a lei senza il suo permesso. Adora girare in città alla scoperta di chiese e monumenti ed è in grado di muoversi da sola con grande disinvoltura. Lauren è un bell'esempio per i giovani, speriamo che riesca a trovare tanti amici con i quali condividere le sue passioni!

giovedì 21 febbraio 2008

ESSERE DONNA

La riflessione nasce da una e-mail che è arrivata qualche giorno fa. Un donna, intorno ai cinquant'anni, esprime il desiderio di vivere un'esperienza particolare: andare a piedi dall'Italia a Gerusalemme da sola: bellissimo. Però forse non partirà perchè è una donna e per questo ha il timore di affrontare il viaggio e aggiunge: "ho paura persino ad entrare in un bagno all'autogrill" poi continua: " se potessi scegliere, nella prossima vita vorrei nascere uomo per poter fare tutto quanto desidero". Termina poi con questa frase: "cercherò di superare le mie paure, grazie anche a lei e al suo esempio". Spero tanto che davvero il mio esempio possa aiutarla e convincerla a realizzare il suo sogno, anche se mi rendo conto che per noi donne paradossalmente è più pericoloso vivere in luoghi vicini e conosciuti, che nel deserto. In tutti i miei viaggi l'essere donna è sempre stato un vantaggio: dovunque ho trovato porte aperte, persino tra i guerriglieri in Etiopia sono stata accolta senza problemi e nelle spedizioni in giro per il mondo tutte le popolazioni che ho incontrato, anche le più primitive e quelle ritenute pericolose, mi hanno sempre rispettata e lasciata libera di girare dove volevo nei loro villaggi. Purtroppo invece nella mia città non sono tranquilla, se sono in macchina faccio scattare la sicura e osservo con diffidenza chi si avvicina troppo: saremo forse civilizzati ma dobbiamo imparare dagli altri ad essere civili!

venerdì 15 febbraio 2008

QUANTO LAVORO!!

Sono giornate davvero pesanti quelle che stiamo vivendo Fabio ed io. Oltre all'allenamento siamo entrambi impegnati nell'organizzazione degli eventi di ottobre e attualmente ci troviamo nella fase più delicata, quella della ricerca di sponsor. Abbiamo riscontrato che l'interesse generale, sia per la mini maratona che per l'impresa nel deserto, è unanime e tutti concordano sull'utilità di portare avanti un discorso così importante dal punto di vista sociale ed umano, che è poi quello a cui entrambi teniamo molto: sensibilizzare l'opinione pubblica ai problemi legati al mondo dell'handicap e sostenere i giovani disabili nella pratica sportiva. E' questo obiettivo così forte a darci la carica per andare avanti nonostante le difficoltà che incontriamo ogni giorno lungo il percorso e siamo certi che ce la faremo ancora una volta a superarle. Entrambi da sempre, siamo abituati a gestire situazioni limite e siamo certi che, unendo le nostre forze, alla fine riusciremo a dar vita ai nostri sogni e a quelli di tanti giovani meno fortunati.

venerdì 8 febbraio 2008

ALLENAMENTO

Con la supervisione di Franco, continua l'allenamento per l'impresa di ottobre. Fabio è in grande forma e sta preparando la "100 chilometri del Passatore", io invece lavoro per la maggior parte del tempo in palestra. Con tutti i problemi legati all'organizzazione di due eventi così impegnativi quali la mini maratona e la traversata, a volte diventa difficile riuscire a trovare il tempo per allenarsi e spesso sono costretta a concentrare il lavoro fisico in tempi ristretti, aumentando i ritmi, però alla fine riesco a tenere il passo con le tabelle che Franco mi impone. Sappiamo tutti che l'attività fisica fa bene non solo all'organismo ma anche alla mente e ancora una volta ho verificato che è davvero così. Spesso, quando arrivo in palestra, sono priva di entusiasmo, stressata ed in affanno per i mille impegni: bastano però pochi minuti di lavoro e quasi per magìa la tensione accumulata si scioglie e alla fine dell'allenamento sono sì stanca, ma totalmente rigenerata e pronta a riprendere con maggiore energia di prima. Anche in questo caso la migliore medicina la produce il nostro fisico.

martedì 29 gennaio 2008

QUALCOSA DI NUOVO

Il progetto della mini maratona va avanti ma ci sono delle novità: l'idea, nata da poco, è di farla partire insieme all'impresa mia e di Fabio nel deserto. In pratica, nel momento in cui prenderà il via la corsa a Milano, anche noi in Sahara muoveremo i primi passi verso l'ignoto. Non sarà facile organizzare un simile evento in contemporanea, però penso sia il modo migliore per sensibilizzare le persone sui gravi problemi legati al vasto mondo dell'handicap, di qualsiasi tipo sia. Il sogno è quello di avvicinare quanti più giovani disabili sia possibile allo sport ed aiutarli e sostenerli nel loro percorso. Da sempre la pratica sportiva è una grande medicina per tutti i disagi giovanili, a maggior ragione poi è importante quando si tratta di persone colpite da problemi fisici e psichici spesso gravi. L'esempio di Fabio è importante in questo senso e ci auguriamo che il messaggio arrivi a tanti. Abbiamo bisogno dell'aiuto e del sostegno di tutti per portare avanti questo progetto, aiutateci a realizzare insieme questo grande sogno.

mercoledì 23 gennaio 2008

DI NUOVO INSIEME


Buon Anno a tutti!


Eccomi finalmente al posto di lavoro dopo la pausa (lunga) delle festività natalizie. Ma chi se lo ricorda più il Natale? Sembra lontanissimo! Del resto siamo già quasi a fine gennaio, il tempo sta rotolando ad una velocità impressionante, forse perchè ci sono mille impegni a cui far fronte e le giornate sembrano diventare sempre più brevi. Solo qualche giorno fa una persona mi stava raccontando che si annoia e non sa come fare a riempire le proprie, di giornate. Per la maggior parte di noi sembra quasi impossibile dovere gestire la noia, invece è una realtà che in molti conoscono. Quali consigli dare? La cosa che subito viene in mente è quella di aiutare chi ha bisogno: ci sono tante persone sole o in difficoltà per le quali qualche ora di attenzione equivale a ricevere un grande regalo. Regaliamo allora un po' del nostro tempo! Non significa trasformarsi in infermieri o badanti, ma semplicemente donare un poco di compagnia e di svago. Nelle nostre città, e non solo in città,ci sono anziani, adulti e anche bambini che chiedono semplicemente di trascorrere anche una piccola parte del loro tempo con qualcuno che li ascolti, che li faccia sentire partecipi di questa meraviglia che è la vita, anche se spesso con alcuni si dimostra avara nel donare emozioni. E allora..........aiutiamoli noi a sognare, semplicemente raccontando le nostre esperienze: sarà come leggere loro delle favole inedite che li aiuteranno a riempire di serenità tante ore vuote e daranno un senso anche alle nostre.