domenica 25 novembre 2007

VIAGGIARE CON LA FANTASIA


Giornate grige e cariche di tristezza: guardI fuori dalla finestra e il primo pensiero è quello di scappare, di partire per un viaggio magari direttO verso il caldo, il sole e il cielo blu. Tutti noi amanti della natura e dei viaggi vorremmo andare, novembre è il mese che più di ogni altro fa sognare la fuga dalla città, ma non si può. C'è il lavoro, ci sono gli impegni familiari e poi si avvicina Natale: tutto gioca contro e allora? Un modo c'è: possiamo viaggiare con la fantasia. Bella cosa, direte voi, però non cambia niente. Invece qualcosa può cambiare. Pensate ad un vostro viaggio, recente o lontano, che però vi è rimasto nel cuore e al quale siete particolarmente legati. Lasciate correre la mente magari mentre state guardando le immagini della vostra vacanza o avete accanto qualche oggetto che vi siete portati a casa come ricordo: la sabbia per esempio. Che sia sabbia di mare o di deserto è un elemento pieno di fascino e di storia. Io conservo tutte le sabbie dei mei deserti ed anche quelle di altri viaggi in giro per il mondo. Quando ho voglia di viaggiare con la fantasia, apro i barattoli di vetro che la contengono e lascio scorrere la sabbia tra le dita, la accarezzo e la tocco. Il solo contatto mi riporta in un attimo nel luogo dove l'ho raccolta e così inizia il viaggio. A volte è breve, solamente qualche minuto, altre volte invece dura di più ma ne vale comunque la pena. Quando ritorno dalla mia vacanza virtuale mi sento meglio, più rilassata e anche il grigio della città sembra meno grigio. Le esperienze di viaggio sono un grande patrimonio al quale si può attingere in qualsiasi momento e che può aiutarci anche a ritrovare la serenità anche in giornate buie. Buon viaggio a tutti voi, amici viaggiatori, in attesa di partire, questa volta per davvero!!!

mercoledì 21 novembre 2007

VERSO NUOVI ORIZZONTI

Fabio


Il progetto con Fabio, il mio compagno non vedente, incomincia a prendere corpo. C'è tanto lavoro dietro ad un'impresa ma questa in particolare sta diventando sempre più impegnativa. L'obiettivo principale è quello di regalare un sogno a chi non vede più da tanti anni, Fabio è diventato cieco 16 anni fa a seguito di un intervento agli occhi non riuscito, ma è anche quello di aiutare tanti ragazzi che non vedono ad avere dei loro sogni e a realizzarli. Infatti lo scopo della traversata nel deserto è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica a sostenere l'attività sportiva presso i giovani ciechi, aiutandoli a praticare lo sport ed organizzando manifestazioni alle quali possono partecipare insieme alle loro famiglie. Sto entrando in un mondo che fino a ieri mi era sconosciuto, quello dell'handicap visivo e ogni giorno scopro qualcosa di nuovo e di incredibile. La serenità, l'entusiasmo e la voglia di vivere di chi non vede è un esempio di forza e di determinazione per tutti. Prima di lamentarci per i contrattempi di ogni giorno o di arrabbiarci con chi ci sta intorno, pensiamo per un attimo a persone come Fabio. Chiudiamo gli occhi, il buio che abbiamo davanti è tutto quello che lui riesce a vedere del mondo. Poi apriamoli di nuovo e guardiamo cosa c'è intorno a noi: abbiamo ancora il coraggio di lamentarci? Ragazzi svegliatevi dal vostro torpore, non sprecate il vostro tempo ma fate qualcosa per voi e anche per gli altri. Rendersi conto che esistono realtà come queste, è già un primo passo verso nuovi orizzonti.

venerdì 16 novembre 2007

UN REGALO DAI NOMADI


Chi vive nelle grandi città, soprattutto a Milano, sa che dalla mattina alla sera si è costretti a correre. Il ritmo di questa metropoli è diventato impressionante e coinvolge chiunque vi arrivi. Impossibile andare piano, si rischia di essere travolti dagli altri e allora nostro malgrado, via di corsa! Proviamo invece a ritrovare i nostri ritmi naturali, è un esercizio che dovremmo fare almeno per qualche minuto ogni giorno. Si incomincia con il rallentare il passo, ovviamente spostandoci di lato per non intralciare quelli che continuano a correre e si alzano gli occhi verso l'alto. Osserviamo il cielo per qualche istante, sarà una sorpresa scoprire che ci sono degli uccelli che stanno volando! poi lasciamo vagare lo sguardo per scoprire cosa abbiamo intorno: vedremo tanti vasi di piante alcune ancora fiorite sui davanzali delle finestre e alberi dove non pensavamo di trovare altro che cemento. Guardiamo poi le persone: sembrano tutti imbronciati, arrabbiati, però se incrociamo uno sguardo ed accenniamo un sorriso quasi per incanto vedremo i lineamenti distendersi per un attimo, come nei racconti di fiabe, quando basta girare un interruttore per dare vita ai pupazzi inanimati. Liberiamo la mente dai pensieri che ci accompagnano e usciamo dal nostro mondo per osservare quello intorno a noi. Imponiamoci di non guardare l'orologio durante il nostro esercizio e regaliamoci una passeggiata camminando e respirando lentamente: sentiremo il cuore e la testa leggeri ed un senso di benessere pervaderci il corpo. E' un segreto che mi hanno insegnato i nomadi del deserto e che vi regalo: aiuterà anche voi a vivere con maggiore serenità.

lunedì 12 novembre 2007

TORNANO A VINCERE SUL CAMPO E NELLA VITA

Ieri l'Ambrosiana Hockey Club ha battuto a Bergamo lo Zanica per 8 a 3, partita molto bella ma soprattutto corretta. Così dovrebbe sempre essere un incontro sportivo: l'occasione per misurarsi senza esclusione di colpi, tipico proprio degli sport di contatto ma dove l'agonismo e lo spirito di squadra non perdono mai di vista la lealtà e i codici di comportamento che dovrebbero contraddistinguere i veri sportivi. Purtroppo le cronache mostrano una realtà ben diversa: per chi ama profondamente lo sport è triste vedere che di corretto e leale intorno al mondo del calcio c'è ben poco e i terreni di gioco sono in realtà terreni di battaglie tra individui che a tutto sono interessati fuorchè alle vicende sportive della propria squadra. Peccato che il nostro paese sia perdente anche in questo, d'altra parte finchè non si insegna ai bambini già fin dai primi anni di scuola ad amare lo sport ed a praticarlo con impegno e sacrificio per gareggiare e raggiungere un obiettivo che li porterà ad un'affermazione personale, non potremo pretendere che da ragazzi trovino dentro di sè la capacità di affrontare le difficoltà della vita. Ed allora non lamentiamoci di questo esercito di poveri frustrati che non possono fare altro che sfogare le loro delusioni nella violenza. Quanta pena per queste vite inutili!!

venerdì 9 novembre 2007

UN NUOVO PASSO

Il percorso con Fabio sta continuando. La scorsa settimana ci siamo incontrati per la seconda volta, dovevamo andare alla redazione dell'Eco di Bergamo per un'intervista. Il servizio è uscito ieri in prima pagina, bellissimo. Abbiamo camminato in città per raggiungere il giornale e "per imparare a muoverci insieme" come dice lui. La sua mano sulla mia spalla è bastata per attraversare viali e piazze dei quali mi descriveva le caratteristiche e le case intorno, senza mai sbagliare. Ero tesa e spaventata all'idea di non essere in grado di condurlo, lui invece, più rilassato e sicuro che mai, senza neppure l'aiuto del bastone, mi spiegava la strada per raggiungere la nostra meta. Incredibile, era lui la guida! Raccontava che sta leggendo i miei libri con il supporto del computer grazie a un programma che converte lo scritto in voci. Quelle poche ore insieme sono state importanti soprattutto per me: sto incominciando ad affacciarmi alla realtà di mondo fatto di buio, totalmente sconosciuto fino ad ora, ma che si sta rivelando pieno di grandi contenuti. Il percorso non sarà facile, ma questo secondo incontro è stato un altro piccolo passo verso la partenza per il nostro sogno comune

martedì 6 novembre 2007

colori


Sono bastati due giorni in montagna per ricaricare le batterie e ripartire con entusiasmo e nuova energia. Il bosco in questo periodo dell'anno, è splendido nei suoi colori autunnali che riescono sempre a stupire. Il verde dei pini si mescola al giallo di betulle e larici e al rosso dei faggi, sullo sfondo del cielo azzurro cupo e di cime già bianche di neve. Penso ai meravigliosi regali che ci offre la natura e che spesso non ci accorgiamo neppure di ricevere. Impariamo a guardarci intorno, ad osservare anche in città le piccole e grandi cose che ci circondano. Basta poco: ogni giorno impegnamoci per qualche minuto a fermarci per osservare un albero o un cespuglio colorato dall'autunno e svuotiamo la mente dai soliti mille pensieri per rilassarci e goderci lo spettacolo. Accettiamo con serenità il regalo che madre natura ha preparato per noi e ringraziamola: vi accorgerete che quei pochi istanti ci cambieranno la giornata e saremo più rilassati e pronti ad affrontarla con maggiore sicurezza .