lunedì 25 febbraio 2013

EBBENE SI'

E' vero: venerdì si riparte. Nonostante la crisi, il pessimismo e la poca voglia di fare qualcosa di nuovo, Desert Therapy è pronto a ripartire per un nuovo viaggio. Diretto dove? In Egitto  verso il nostro mitico Deserto Bianco. Le notizie allarmistiche e ingiustificate riguardo alla sicurezza in quel paese non sono riuscite a fermarci e con un gruppo di ospiti, venerdì raggiungeremo il Cairo per proseguire il giorno successivo per l'oasi di Baharya prima di incominciare il nostro facile percorso a piedi tra i bianchi pinnacoli del Deserto più bello e particolare del mondo. Ci aspettano come sempre Hassan il nostro eccezionale cuoco e Solah l'affascinante beduino che con i suoi cammelli guiderà i nostri passi alla scoperta dei fossili marini disseminati lungo il percorso. Sarà un viaggio dominato dal relax, perfetto per dimenticare i pensieri e le preoccupazioni quotidiane, per rigenerarci e riempirci di tanta energia, necessaria ad affrontare il cammino di tutti i giorni nei deserti metropolitani. C'è grande attesa e curiosità da parte di tutti. Io camminerò con i miei nuovi compagni di viaggio, come sempre, e Max si occuperà di rendere il loro soggiorno allegro e confortevole. Nulla è lasciato al caso e l'entusiasmo che si rinnova ad ogni partenza renderà speciale anche questo viaggio. Un benvenuto ai nuovi amici che ci accompagneranno e un pensiero a chi li ha preceduti. A chi resta a casa doniamo anche questa volta la possibilità di seguirci attraverso lo SPOT, il nostro sistema di rilevamento satellitare che potrete visualizzare sul mio sito. A risentirci al nostro ritorno, il 9 marzo

giovedì 7 febbraio 2013

PAURA

La paura del Deserto ogni volta mi stupisce: spesso alcune persone mostrano interesse e curiosità nei confronti di questo luogo ma quando si tratta di decidere di partire per un viaggio con Desert Therapy ecco che il pensiero si manifesta. "Vorrei tanto venire ma ho paura". Alla mia domanda: "Paura di cosa?" Le risposte sono quasi sempre le stesse: "Non lo so" oppure: "Gli animali" o ancora: "I predoni".
Difficile spiegare a chi non sa dare un nome ai propri timori. Posso solo rispondere che tutti coloro che fino ad oggi hanno viaggiato con me, dopo il primo approccio sostengono che il Deserto trasmette un grande senso di protezione e di pace, come si può leggere nei commenti dei partecipanti. Non resta che fidarsi e provare, per rendersi conto che è davvero così e che una volta affrontata questa esperienza il rimpianto è solo quello di non averla fatta prima.
La paura degli animali è ingiustificata: in tanti viaggi solo una volta abbiamo incontrato un piccolo scorpione, molto più spaventato di noi per la curiosità che ha suscitato e subito diventato protagonista di foto e video. I pochi animali che vivono nella sabbia temono l'uomo e tendono a sfuggirlo, fatta eccezione per i fennec, le piccole volpi che ormai sono diventate quasi domestiche fino al punto di aggirarsi tra le nostre tende, aspettando di mangiare dalle mani le uova fresche delle quali sono ghiotte.
I predoni tanto temuti, in realtà si muovono in zone di confine, ben lontane dai nostri percorsi abituali. La priorità di Desert Therapy è in assoluto la sicurezza, come ben sanno gli ospiti che viaggiano con noi, e mai rischieremmo di accompagnare persone a piedi in luoghi dove potrebbe esserci la possibilità anche remota di fare incontri pericolosi. Sostengo sempre che è molto più rischioso muoversi in una grande città che nel Deserto, e a fino ad oggi i fatti mi hanno sempre dato ragione. Invito tutti a mettere da parte le paure ingiustificate  e fare quel piccolo passo che darà la possibilità di vivere un'esperienza indimenticabile nel luogo più bello e affascinante della terra. Sarà una meravigliosa scoperta che vi sorprenderà.