domenica 29 aprile 2012

FILMFESTIVAL DI TRENTO

Quest'anno il Film Festival di Trento compie 60 anni! E' un evento importante ed un riferimento per tutti gli appassionati di montagna e non solo. Infatti ospita anche protagonisti dell'avventura e la natura è diventata un elemento di spicco all'interno della manifestazione. Ho avuto il piacere di essere invitata per presentare il nuovo libro "Lo sguardo oltre le dune" scritto insieme a Fabio Pasinetti e ieri  il pubblico intervenuto all'incontro nella giornata di apertura del Festival ha risposto con grande interesse e partecipazione. E' emozionante vedere la città di Trento trasformata in una grande kermesse dove lo sport e l'amore per i grandi spazi dominano incontrastati dovunque ed il Deserto è riuscito ancora una volta a catturare l'attenzione di tutti e far sognare anche chi non l'ha mai incontrato. Quindi doppio successo: per il libro e per Desert Therapy, che ha trovato nuovi appassionati già pronti a partire per una delle prossime edizioni. E a me il regalo di un' esperienza significativa e la soddisfazione di avere trasmesso il mio entusiasmo a tante persone.

mercoledì 18 aprile 2012

DROMEDARI


Comunemente li chiamano tutti cammelli, anche noi di Desert Therapy li definiamo sempre così, in realtà sono dromedari quelli che vivono nella fascia sahariana e che accompagnano le carovane, comprese le nostre. I veri cammelli sono quelli a due gobbe, asiatici, che saranno con noi ad ottobre quando insieme percorreremo il Deserto del Taklimakan in Cina.
I dromedari, hanno una sola gobba che costituisce la loro riserva di cibo: sembrano macchine create apposta per vivere tra la sabbia. La loro autonomia idrica è impressionante, possono stare anche dieci giorni senza bere con temperature intorno ai 50 gradi. L'ho verificato di persona durante la carovana del sale in Niger. Le zampe sono fornite all'interno di una gelatina per adattarsi al terreno, morbido o pietroso, gli occhi sono protetti da lunghe ciglia per difenderli dalla sabbia, e naso ed orecchie sono posizionati in modo che neppure la più violenta tra le tempeste di sabbia possa danneggiarli. I grossi denti riescono a triturare le terribili spine di acacia che possono persino forare i pneumatici, ma i dromedari sono gli unici animali che riescono a mangiarle e a digerirle. La loro aria di superiorità e di grande pace contrasta con il carattere, spesso bizzoso ed irascibile. Sono centinaia le varietà di dromedari, quelli delle carovane sono alti e massicci, quelli da corsa o da passeggio più slanciati. I nostri di Desert Therapy invece appartengono ad una specia più piccola e sono particolarmente docili e tranquilli. Sono tutte femmine e spesso gravide. Una volta abbiamo avuto la sorpresa di avere con noi insieme alle mamme anche due cuccioli non ancora svezzati. E' stato uno spettacolo divertente vederli correre e giocare lungo il cammino, sembravano due pupazzi di pelo. Inutile dire che tutti si sono innamorati di loro e qualcuno si è lasciato sfuggire qualche lacrima al momento di lasciarli. I dromedari sono una grande risorsa per le popolazioni che vivono nel deserto ed il rapporto che si crea tra uomo ed animale è molto stretto, spesso affettoso. Chi è stato con noi in Egitto ricorda bene Solah, la nostra guida beduina mentre coccolava i suoi cammelli. Forse per questo quelli che ci accompagnano sono così mansueti: anche con gli animali, il rispetto e la dolcezza sono armi vincenti

IL PROFUMO DEL DESERTO


Domani alle ore 19 appuntamento presso la sede di Focus a Milano dove Daniele, che con noi organizza i viaggi di Desert Therapy, ha allestito un interessante percorso dedicato a tre luoghi simbolo del nostro pianeta: la steppa dei Gobi, il ghiaccio dell'Antartide e la sabbia dei Deserti . Ciascuno di questi ambienti è caratterizzato da un profumo creato apposta da una esperta in essenze e quindi anche il Deserto potrà essere identificato e ricordato dal profumo. Non ho ancora avuto l'occasione di sentirlo, preferisco la sorpresa ma pare che sia molto indovinato e che l'aroma riporti subito alla mente il ricordo delle grandi distese di dune, i campi nella sabbia, i momenti intensi vissuti in quel luogo meraviglioso. All'interno dell'allestimento ci sarà anche lo zaino dell'ultima impresa ed altri oggetti che mi hanno accompagnato nel corso delle traversate. Spesso sentire un profumo riporta il pensiero ad un luogo che ci ha colpito e che ci ha lasciato un ricordo importante e spesso gradevole: riuscire grazie a questo a ritornare nel Deserto è davvero eccezionale.

martedì 10 aprile 2012

SABBIA


Che meraviglia la sabbia! Morbida, duttile, sempre diversa: è un piacere vederla e toccarla.
Il Deserto è fatto di sabbia che ogni volta cambia, mutano i colori e la consistenza, ma il fascino resta lo stesso. Viene spontaneo accarezzarla, affondarci i piedi e le mani, sentirla cedere e adattarsi al nostro corpo quando ci si sdraia sopra, avvertirne il calore mai eccessivo, come in un abbraccio. Lontano dal Deserto mi manca tanto, da sempre sogno di avere a disposizione un locale con il pavimento di sabbia, nel quale stare a piedi nudi o sedermi per ritrovare i miei pensieri e ripulire l'anima, per mantenere la serenità che mi riporto a casa dopo ogni viaggio e che rende anche le giornate più buie e tempestose, dolci e piene di sorrisi. Tengo un contenitore con le mie sabbie in ogni stanza, le guardo e le accarezzo spesso anche mentre lavoro. Ricordo il punto esatto dove le ho raccolte e la loro presenza mi aiuta a tornare là, nel luogo che amo e che sento vicino anche nel quotidiano, per accompagnarmi nel percorso di tutti i giorni.

lunedì 2 aprile 2012

DOPO IL DESERTO


E' la domanda che più di frequente mi viene rivolta: cosa succede al ritorno da un viaggio nel Deserto? A volte è difficile spiegare a chi non ci è mai stato, in un Deserto, come ci si sente quando si torna. Ciascuno reagisce in modo diverso: personalmente per alcuni giorni mi sento ancora là, tra le dune e cerco di conservare il più a lungo possibile quella sensazione di benessere fisico e mentale che quel luogo riesce a trasmettere. Poi inevitabilmente il quotidiano con tutti i suoi problemi tende a impossessarsi di ogni istante della giornata e allora il pensiero torna tra sabbia e cielo, per ricordare che la vita può essere vissuta in modo diverso, cercando di contenere le preoccupazioni e i problemi, senza permettere loro di prevalere e di prendere il sopravvento. E' vero che non si possono ignorare, ma dare loro la giusta collocazione all'interno di una giornata, è possibile. Il Deserto può aiutare a ritagliarci uno spazio solo nostro, dove rifugiarsi nei momenti difficili e ridarci l'energia e la calma necessari per affrontare quello che ci aspetta. Questo succede a me ma anche a tutti gli amici che fino ad oggi hanno viaggiato con Desert Therapy: ogni giorno arrivano testimonianze da parte loro che confermano i benefici che questa esperienza ha lasciato nel loro animo. Ne pubblicherò presto alcune: così anche chi il Deserto non l'ha ancora conosciuto, può rendersi conto quanto l'incontro con il questo luogo incredibile può migliorare la vita.