Ogni volta mi stupisco. Quando vedo l'effetto del Deserto nei confronti dei nuovi viaggiatori di Desert Therapy, immagino che qualche strana alchimìa che non so spiegare, si materializzi nel momento stesso nel quale iniziamo a camminare. E anche in Marocco è stato così. Ciascuno ha interpretato il viaggio in modo del tutto personale ma il risultato non cambia. Eloise ha camminato solo con le calze, per sentire ancora di più la sabbia, spesso lontana dal gruppo, insieme ai dromedari che trasportano il materiale. Marijana invece sembrava volere abbracciare il Deserto e continuava a ripetere che stava vivendo un sogno. Paolo, abituato a percorrerlo in moto, con gli occhi lucidi per emozione, sosteneva che per la prima volta ha conosciuto il vero Deserto. E poi Claudio, ribattezzato Alì Babà, ha fatto morire dalle risate tutto il gruppo ma poi a tratti cercava la solitudine seduto sulla cima delle dune. Annalisa e Enrichetta, sempre sorridenti, stavano già pensando al prossimo viaggio con Desert Therapy. Fiorella e Gilberto, convinti dalla figlia a partire, non finivano di riempirsi gli occhi davanti allo spettacolo di un panorama tanto bello da mozzare il fiato. Leda, che questa volta ha sostituito Max nel compito di accompagnare il viaggio, era felicissima di poter rivivere l'esperienza fatta già lo scorso anno e sosteneva che lei nel Deserto ci tornerà al più presto. Per me invece, ogni volta è come se ritrovassi la mia casa. Non importa quale sia il luogo, mi basta essere là in mezzo al Deserto, per avvertire subito un grande senso di benessere riempire il corpo e la mente.
lunedì 26 marzo 2012
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1 commento:
Che meraviglia, vorrei tanto aggregarmi alla carovana!!! Prima o poi vorrei intervistarti cara Carla e presentarti il nostro progetto del Circolo delle Mamme Viaggiatrici!!! Non oso immaginare lo stupore negli occhi dei bimbi alla vista del deserto!!
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