La data di consegna del manoscritto del libro si avvicina e l'agitazione aumenta. Sono nella fase di chiusura e il tempo sembra contrarsi, è sempre troppo poco quello che resta per concludere tutto!
Fabio mi ha già fatto pervenire da tempo il suo lavoro che ora sto rimettendo a posto per inserirlo nel mio testo, evitando ripetizioni nel racconto dei fatti. Sono soddisfatta anche se stanca, spero proprio che anche questo libro possa soddisfare la curiosità dei lettori che vogliono conoscere cosa è successo nelle due settimane di traversata del Deserto Egiziano.
In questi giorni, complice il bel tempo, sto lavorando sul terrazzo e qui ho trovato una bellissima sorpresa. Ho scoperto di non essere sola: una coppia di pettirossi ha trovato in un oggetto appeso le condizioni ideali per il proprio nido e mentre scrivo sono accompagnata dal via vai dei genitori intenti ad imboccare i piccoli che sento pigolare all'interno del contenitore diventato ormai la loro casa. Non posso vederli e non lo voglio fare perchè temo di disturbarli ma è bellissimo condividere il piccolo spazio con loro, per nulla intimoriti dalla mia presenza. Ciascuno si dedica al proprio lavoro con diligenza senza preoccuparsi della presenza dell'altro ed avere accanto in questo momento per me particolare degli animali, lo considero di buon auspicio. Quando ho scritto "Deserti", una famiglia di gufi è stata appollaiata per tutto il tempo sull'albero davanti alla mia finestra. "Silenzi di sabbia" invece l'ho scritto con la mia deliziosa furetta, Baby, sempre sulle ginocchia. Ora sono i pettirossi a farmi compagnia: grazie compagni di avventura per regalarmi con la vostra presenza tanta serenità.
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