L'attuale situazione in Egitto ha intristito tutti noi dello staff di Desert Therapy. Esattamente un anno fa, eravamo nel deserto, felici a festeggiare uno dei partecipanti Roberto, che lì ha compiuto i suoi 50 anni. Nulla mai avrebbe lasciato immaginare cosa sarebbe successo nel frattempo. In Egitto abbiamo tanti amici: i nostri driver, il cuoco e Solah il beduino che ci accompagna con i cammelli. Siamo in contatto con loro, stanno tutti bene e confermano che il problema è circoscritto alle città, ma siamo comunque tristi. I ricordi di tanti giorni spensierati trascorsi insieme ci accompagnano in ogni momento. A marzo già due gruppi sono prenotati per il Deserto Bianco, ma se la situazione non si normalizza entro la fine di questa settimana, a malincuore dovremo rinunciare e rimandare tutto ad ottobre. Per Desert Therapy la sicurezza ha la priorità assoluta su tutto e senza garanzie sufficienti e concrete, non si parte.
Nel frattempo stiamo preparandoci a partire il 18 febbraio per il deserto del Marocco. Sarà una prima, alla quale parteciperanno molti degli amici che già hanno viaggiato con noi e che non vogliono mancare. Ovviamente stiamo monitorando la situazione attuale in questo paese che ad oggi comunque è tranquillo, nonostante le notizie negative che a volte si diffondono senza giustificazione alcuna. Sognamo tutti di rivedere presto il Deserto: speriamo che la violenza degli uomini non ci impedisca di ritornare nel luogo che tanto amiamo e che ci ha sempre regalato forti emozioni. Inchallah........
Nessun commento:
Posta un commento