Eccomi a casa dopo la nuova fantastica esperienza nel deserto libico! Per una settimana ho camminato nella zona dell'Akakus tra pinnacoli di rocce e sabbia rosa per portare un messaggio di pace e unire i popoli attraverso un immaginario filo invisibile che passa per i deserti.
Le temperature che raggiungevano i 45 gradi e il caldo vento del deserto prosciugavano le energie e ogni centimetro di pelle scoperto, e ho dovuto bere molta acqua per compensare la disidratazione che in quelle condizioni è il pericolo maggiore. Il terreno sul quale ho camminato era prevalentemente sabbioso, con lunghi tratti nei quali si alternavano rocce e pietre, ma lo spettacolo intorno era da mozzare il fiato. Per la prima volta Oscar non era con me, però la squadra di supporto composta esclusivamente da libici è stata eccezionale e ciascuno di loro ha svolto il proprio lavoro con grande professionalità. Erano consapevoli del fatto che per la prima volta era stato concesso ad una donna, perdipiù europea, il privilegio di attraversare il deserto libico e camminare per una causa importante come quella di portare un messaggio per la pace in Africa e si sono impegnati tutti affinchè l'impresa andasse a buon fine. Ho avuto anche questa volta la fortuna di avere le notti illuminate da una fantastica luna piena. La luce era talmente forte che sembrava di avere una lampada accesa nella piccola tendina gialla nella quale trascorrevo le notti e che una volta ha rischiato di essere strappata dal forte vento che si è alzato intorno alle quattro del mattino. Dopo aver vissuto per giorni nel deserto, come sempre il ritorno a casa è difficile e provo tanta nostalgia per gli immensi spazi aperti e per la magìa che quel luogo riesce sempre a trasmettere. Mi consola solo il pensiero che tra qualche mese ci ritornerò ancora, insieme a Fabio........ Inchallah!